L'Alto Adige punta su un'agricoltura sostenibile: ecco il piano d'azione 2030

In occasione dei “Sustainability Days Alto Adige 2022” l’assessore provinciale all’Agricoltura Arnold Schuler, unitamente a Leo Tiefenthaler in rappresentanza del Bauernbund, hanno presentato il Piano d’azione 2030 per l’agricoltura. “Agricoltura 2030: la via sostenibile dell’Alto Adige” è il motto che, nella primavera del 2022, ha spinto politici e stakeholder a unire le forze per promuovere uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura altoatesina. Il Piano d’azione è una raccolta di misure, corredate da circa 100 progetti, volte all’attuazione di un piano comune. I progetti del Bauernbund, dei settori produttivi, della Provincia e delle istituzioni scientifiche rientrano nei sei ambiti di intervento del documento strategico Agricoltura 2030. Nello specifico: aziende familiari e territorio rurale, clima e riduzione delle emissioni di CO2, acqua e suolo, biodiversità e paesaggio, salute e sapori, società e dialogo. Inoltre, è stato aggiunto il punto “monitoraggio e digitalizzazione” che mostra lo sviluppo digitale in agricoltura.

La presentazione si è concentrata sull’ambito di intervento: clima e riduzione delle emissioni di CO2. “Gli effetti del cambiamento climatico – ha sottolineato l’assessore provinciale all’Agricoltura – sono già evidenti. Le altitudini alle quali è possibile coltivare stanno aumentando, gli eventi meteorologici estremi sono sempre più frequenti e la vegetazione si insedia prima”. In Alto Adige l’agricoltura è responsabile del 18 per cento delle emissioni di CO2. Tuttavia, gli effetti sul clima non sono dovuti solo alla produzione agricola, ma anche alle abitudini di consumo della popolazione non agricola: serve un cambio di rotta.

Dal catasto del carbonio al bonus CO2 per le costruzioni in legno: progetti concreti  

Ai Sustainability Days sono stati presentati alcuni progetti concreti, sui quali si sta lavorando unitamente a dei partner, per condividere l’impegno del settore agricolo nel determinare un bilancio climatico positivo. Grazie al catasto del carbonio verranno rilevati e valutati gli stock di carbonio presenti sui terreni agricoli dell’Alto Adige, al fine di creare una panoramica del bilancio di CO2. Il bonus CO2 per le costruzioni in legno, d’altro canto, promuoverà l’aumento dello stoccaggio di anidride carbonica a medio e lungo termine. Ultimo, ma non per importanza, l’assessore all’Agricoltura ha affermato la necessità di mantenere per il futuro una visione di lungo termine. Le connessioni digitali, compreso l’uso dei Big Data, offrono opportunità che possono essere sfruttate per generare un impatto positivo in agricoltura. Il progetto Kultivas, ad esempio, studia l’impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura altoatesina, al fine di individuare i futuri luoghi ideali per determinate colture. Questi sono solo alcuni dei numerosi progetti in atto.

Anche il Bauernbund, in stretta collaborazione con i settori delle mele, del vino e del latte, ha elaborato obiettivi comuni per uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura. Gli sforzi congiunti per la sostenibilità sono elencati in sei linee guida e otto progetti faro afferenti al Piano d’azione.

Per la tutela del clima l’agricoltura sta compiendo grandi sforzi. Il progetto faro “Impronta di CO2” ha l’obiettivo di misurare l’impronta carbonica in tutti e tre i settori – frutta, vino e latte – e nella silvicoltura. L’idea punta a sviluppare un calcolatore climatico univoco finalizzato al bilanciamento delle emissioni di gas serra. “Ogni azienda agricola dovrebbe essere in grado di utilizzare questo strumento per redigere il proprio bilancio di CO2”, spiega Tiefenthaler. Alla creazione del calcolatore climatico collabora l’Agenzia Casa Clima. Per calcolare l’impronta di CO2 viene esaminata l’intera catena di produzione. Oltre alle emissioni prodotte in stalla e nel prato, vengono calcolati i flussi energetici derivati dagli input intermedi, come mangimi o fertilizzanti, e quelli per la lavorazione, lo stoccaggio e il confezionamento degli alimenti. I primi risultati del progetto faro “Impronta di CO2” sono attesi per la fine del 2023. L’agricoltura è al lavoro per raggiungere gli obiettivi climatici senza perdere di vista la sua funzione principale: la fornitura di beni alimentari alla popolazione, hanno concluso l’assessore all’Agricoltura e il presidente del Bauernbund a fine incontro. I progetti afferenti agli altri ambiti di intervento saranno presentati prossimamente.

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