Aeroporto, tre manifestazioni di interesse

Aeroporto, sono tre le manifestazioni di interesse pervenute all’Ufficio provinciale ferrovie e trasporto aereo per subentrare ad ADB nella gestione dello scalo di Bolzano. Tecnicamente si tratta di una manifestazione di una sorta di indagine di mercato prevista dal codice degli appalti per capire se vi sono interessati a subentrare ad Airport Bolzano Dolomiti nell’esercizio dello scalo, e a quali condizioni: dall’alienazione delle quote all’affitto del ramo d’azienda, passando per altre modalità proposte dagli operatori.  Le documentazioni presentate sono tre: quella annunciata della cordata guidata dall’imprenditore di Fri-El Green Power Josef Gostner, una della SAD, l’azienda che garantisce il trasporto pubblico provinciale, e della Camera di Commercio: le tre manifestazioni di interesse saranno ora oggetto di un attento esame, e gli operatori economici verranno contattati per un colloquio. Sulla base dei risultati emersi da questa indagine di mercato, verrà individuata e definita la soluzione più adeguata per la gara europea relativa al disimpegno della Provincia dalla gestione dell’aeoroporto del capoluogo.

Aeroporto, la posizione della Camera di Commercio

«La Camera di commercio di Bolzano è consapevole dell’importanza che l’aeroporto di Bolzano riveste per la società altoatesina, ed è pertanto interessata a far si che l’attività dell’aeroporto continui» recita una nota. «Ne abbiamo discusso in Giunta camerale e siamo arrivati alla conclusione, nell’interesse della popolazione altoatesina, che la soluzione migliore per tutti – e non solo per l’economia – sarebbe quella di affidare l’aeroporto a investitori privati», è convinto il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner. «Per rendere possibile e interessante la partecipazione dei privati occorre una presenza collettiva coordinata nelle future trattative con la Provincia. Vanno chiariti ancora diversi aspetti contrattuali importanti prima di poter realizzare l’affidamento a una cordata di privati», spiega Alfred Aberer, Segretario generale della Camera di commercio.

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