Addio studi di settore, per la Cna si apre una «nuova stagione»

È positivo il giudizio di CNA Trentino Alto Adige sulla proposta di legge che istituisce gli indici di affidabilità fiscale per gli imprenditori, discussa alla Commissione Finanze della Camera con i rappresentanti di Rete Impresa Italia. «Gli Indici – afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA del Trentino Alto Adige – segnano l’abbandono degli studi di settore come strumento di accertamento e possono avviare una nuova stagione di rapporti tra Fisco e contribuente all’insegna della compliance. Non più controlli repressivi, ma collaborazione che stimola i comportamenti virtuosi dei cittadini verso le imprese con pagamenti puntuali e delle imprese verso il Fisco».

Si tratta di un cambio di passo dello Stato, ma anche delle Province Autonome, che CNA sollecita da tempo e che dovrà avvenire coinvolgendo i contribuenti e le rappresentanze degli imprenditori, rendendo trasparente la metodologia adottata per individuare i nuovi indici, costruendo un modello statistico capace di cogliere l’effettivo livello di compliance dei singoli contribuenti. CNA Trentino Alto Adige apprezza «la previsione di specifici benefici collegati ai diversi livelli di affidabilità raggiunti dai contribuenti con l’obiettivo di promuovere l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari e il rafforzamento della collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti».

In particolare, sollecita la CNA, i benefici dovranno tradursi in forme premiali finalizzate a semplificare gli adempimenti, escludere alcuni tipi di accertamento, ridurre i termini di accertamento, ma anche ridurre la pressione fiscale per le imprese che si distinguono per livello di compliance fiscale e che si collocano, per redditività, sopra le medie dei settori di appartenenza. Infine, dovranno essere conoscibili i diversi livelli da cui scatteranno eventuali inserimenti in liste di controllo ovvero le diverse forme di premialità.

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