Le misure di contenimento funzionano, ma Kompatscher avverte: «Non è finita»

Il messaggio lanciato ieri durante l’ultima conferenza stampa della Provincia è stato chiarissimo: il pericolo non è passato, è sotto controllo ma ci troviamo ancora in una situazione eccezionale. Un messaggio lanciato con forza dal presidente  Arno Kompatscher e dall’assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann.  

Kompatscher ha ricordato come l’Alto Adige sia stata la prima zona dell’arco alpino ad adottare misure restrittive contro la diffusione del contagio e ha illustrato i numeri che mostrano questo fatto: “I numeri non mentono. Mostrano che la curva degli infetti si è abbassata esattamente 14 giorni dopo che abbiamo adottato le prime misure di contenimento“. Com’è noto i dati giornalieri rispecchiano la situazione delle 2 settimane precedenti. Il giorno peggiore dell’epidemia è stato sicuramente il 31 marzo, giorno in cui, come spiegato da Widmann, l’ospedale di Bolzano aveva finito i posti di terapia intensiva. Un altro ricoverato ed il sistema collassava. Inoltre, sempre il 31 marzo, è stata registrata un’anomala salita dei decessi.

Il ruolo della popolazione nel tenere sotto controllo i contagi

Il presidente e l’assessore Widmann hanno ringraziato la popolazione altoatesina. “Avete mostrato senso civico e contribuito così a farci allentare le misure restrittive prima degli altri” ha detto il presidente Kompatscher. Quest’ultimo ha lanciato un monito, invitando la popolazione a mantenere comportamenti responsabili e a rispettare le regole: “Non è ancora finita!” ha ricordato Kompatscher. Widmann ha riferito della situazione raggiunta il 29 aprile, quando nonostante l’incremento dei letti di terapia intensiva a disposizione non c’era più nessun posto disponibile. “A quel punto eravamo al punto decisivo: riusciamo o no a gestire questa epidemia?”. La risposta è stata positiva, anche grazie al supporto fornito dai sistemi sanitari di Austria e Germania. Il presidente e l’assessore hanno concluso il proprio intervento invitando ancora una volta la popolazione a coprire naso e bocca in caso di incontro con altre persone non conviventi, mantenere la distanza di sicurezza e continuare ad attenersi alle regole relative proprio alla protezione di naso e bocca così come della disinfezione delle mani.

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