Wi-fi nelle scuole: misurazioni sui campi elettromagnetici

Il wi-fi fa male? Il tema è diventato di forte attualità dopo la decisione del sindaco pentastellato di Borgofranco d’Ivrea di vietare il wi-fi nelle scuole per motivi precauzionali. Ora da Bolzano parte un esperimento di monitoraggio dal basso che serve a ottimizzare il segnale negli ambienti chiusi. Il tutto si è svolto ieri: per 5 ore tre classi della scuola tecnologica TFO Max Valier di Bolzano hanno analizzato gli effetti dei campi elettromagnetici delle reti wireless WLAN in un ambiente chiuso. Il progetto è stato promosso dall’Agenzia provincale per l’ambiente e dalla Ripartizione informatica in collaborazione con l’azienda Limitis e si propone di verificare se e come le apparecchiature WLAN abbiano ripercussioni sugli studenti utilizzatori.

“L’obiettivo finale è quello di ottimizzare le dotazioni degli spazi pubblici per mantenere le emissioni dei campi elettromagnetici entro limiti il più possibile ridotti” ha spiegato l’assessore provinciale all’IT Waltraud Deeg. Lo spunto, messo in opera dagli studenti, è nato da un input politico, ovvero mozione approvata lo scorso giugno in Consiglio provinciale sull’impiego di apparecchi con reti wireless WLAN nelle scuole, nelle scuole per l’infanzia, nelle case di riposo e in altre strutture pubbliche. I dati delle misurazioni ora dovranno essere approfonditi e valutati per capire se e come è possibile limitare le emissioni.

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