Provincia, via libera al bilancio: 315 milioni di euro di sgravi

Diciannove voti favorevoli, tre contrari: con questi numeri è stato approvato il bilancio della Provincia Autonoma di Bolzano. Con l’approvazione dei tre disegni di legge relativi alla Finanziaria, alla legge di stabilità e al bilancio di previsione, il Consiglio provinciale ha dato via libera oggi pomeriggio alla manovra finanziaria 2018 elaborata dalla Giunta provinciale. Il bilancio si attesta su una cifra complessiva di 5,98 miliardi di euro mentre la quota “spendibile” è di 5 miliardi. «Ci siamo sforzati di disegnare e gestire un bilancio in modo tale da consentire al maggior numero possibile di persone di partecipare al positivo sviluppo del nostro territorio», commenta il presidente Arno Kompatscher dopo l’approvazione. Offrire stabilità e sicurezza sono obiettivi che la Giunta vuole concretizzare attraverso il consolidamento giuridico delle competenze autonomistiche e di una solida rete di welfare, rimarca il Presidente. Altre misure che contribuiscono all’identificazione della popolazione con la terra in cui vive sono quelle relative alla tutela del paesaggio e alla creazione delle migliori condizioni per sviluppare economia e occupazione.

Anche il prossimo anno oltre la metà del volume del bilancio è investito nel sostegno primario a settori essenziali come salute, istruzione, welfare e famiglie. Sono confermate meno tasse anche nel 2018: in totale, la manovra della Provincia si traduce in 315 milioni di euro di sgravi fiscali. Misure che permettono all’Alto Adige di registrare la minore pressione tributaria rispetto al resto del territorio nazionale. Attenzione anche al sostegno dei Comuni, rafforzandone autonomia e responsabilità. «Con l’approvazione del bilancio provinciale 2018 possiamo proseguire sulla strada dell’autogoverno responsabile attraverso interventi di sostenibilità sociale, economica ed ecologica. Questa strategia permette il mantenimento di servizi di qualità per il benessere della popolazione e lo sviluppo dell’Alto Adige con le sue ricche diversità», conclude Kompatscher.

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