
Venticinque anni di autonomia sotto esame, in arrivo lo studio
Come si è evoluta e come è cambiata l’autonomia dal 1992 ad oggi, ovvero dal momento in cui la vertenza altoatesina di fronte all’ONU si è chiusa a seguito della quietanza liberatoria depositata dall’Austria? A queste domande ha cercato di dare una risposta uno studio realizzato da Walter Obwexer ed Esther Happacher, professori dell’Università di Innsbruck. Lo studio, che conta oltre 600 pagine, ed è stato realizzato su incarico della Giunta provinciale, verrà presentato martedì 6 giugno.
I 25 anni della quietanza liberatoria rilasciata all’ONU, che ha messo fine alla controversia internazionale fra Italia e Austria sulla questione altoatesina, sono stati al centro di un incontro pubblico promosso a Vienan il 1 giugno dal ministro degli Esteri Sebastian Kurz nella sede del Ministero. L’Alto Adige, l’autonomia e la composizione di quella vertenza possono essere sicuramente un esempio per la risoluzione di conflitti in altre Regioni, ha detto Kurz nel suo saluto. La situazione attuale e lo sviluppo futuro dell’autonomia sono stati discussi dal presidente della Provincia Arno Kompatscher con l’ex presidente della commissione parlamentare austriaca sull’Alto Adige Andreas Khol e con il senatore Francesco Palermo, presidente della Commissione dei 6. A moderare la conferenza il giornalista bolzanino Andreas Pfeifer, responsabile della redazione esteri dell’emittente di Stato austriaca ORF.
È stata ripercorsa la storia che ha portato alla quietanza del giugno 1992, per nulla scontata, come ha osservato Andreas Khol, secondo cui l’atteggiamento dell’Italia si è via via trasformato da difensivo a cooperativo. Il presidente Arno Kompatscher ha ricordato che all’epoca, studente di giurisprudenza, seguì il braccio di ferro sulla quietanza in un periodo segnato dalla caduta del Muro di Berlino e dal negoziato austriaco per l’ingresso nell’UE. La posizione che allora veniva in parte sostenuta, ovvero che il Sudtirolo è una questione interna all’Italia, oggi non esiste più, ha fatto notare Kompatscher. Lo conferma la prassi usuale per cui ad ogni modifica dello Statuto di autonomia, come di recente la norma di attuazione sulla parificazione dei ladini, segue un’informazione al Governo austriaco, ha aggiunto il Presidente della Provincia, secondo cui è un grande progresso il fatto che il Governo italiano abbia accettato che le questioni relative all’autonomia dell’Alto Adige mantengano una connotazione internazionale.