Valanga in Valle Aurina, ecco perché essere fieri del nostro soccorso alpino

Segnati sul volto da una tragedia che li tocca da vicino, hanno messo in moto in pochi minuti una macchina tecnica inappuntabile animata da un grande cuore. Con quattro elicotteri (Aiut Alpin, i due Pelikan del 118, Guardia di Finanza)  sono saliti a tremila metri di quota per salvare i sopravvissuti e recuperare i corpi di vittime che potevano essere amici e vicini di casa. Quella del Monte Nevoso in Valle Aurina è una tragedia (VIDEO) che ha fatto discutere tutto il mondo ma è tutta sudtirolese. Come sudtirolese è stata per intero la macchina dei soccorsi. E, nonostante il bilancio, ha funzionato alla meraviglia.

Valanga in Valle Aurina, un miracolo della logistica

Perché dirlo oggi? Di fronte a tragedie come questa,  con 6 vittime, con una valanga di 500 metri di fronte, alla quale si poteva scampare solo grazie al fato, la macchina dei soccorsi rischia di passare in secondo piano. Ma anche quello compiuto ieri dai soccorritori altoatesini è un piccolo miracolo della logistica. Oltre i 3.000 metri di quota infatti gli elicotteri hanno difficoltà a volare. La criticità è stata risolta in pochissimi minuti allestendo un campo base dotato di cisterna di carburante nel campo sportivo di Riva di Tures: i velivoli partivano con il carburante minimo necessario per arrivare e tornare dal luogo della tragedia. Hanno dovuto lasciare a terra qualsiasi peso superfluo, portando all’andata uomini e cani e tornando al ritorno con vittime e sopravvissuti.

Valanga in Valle Aurina, le vittime

Le vittime della Valanga in Valle Aurina sono Horst Wallner, 49 anni, austriaco, direttore della Camera di Commercio di Innsbruck; Margit Gasser, 32 anni di Campo Tures; Matthias Gruber, 16 anni di Valle Aurina; Christian Kopfsguter, 21 anni di Villabassa; Alexander Patrick Rieder, 42 anni di Chienes; Bernhard Stoll, 43 anni di Villabassa.

Soccorso alpino, eccellenza altoatesina

Anche questa tragedia ha confermato ancora una volta l’eccellenza del soccorso alpino altoatesino. Un’eccellenza a livello mondiale che sta sviluppando attorno a questa attività una piccola filiera tecnica e produttiva fatta di produttori di attrezzature (come airsafe, il boccaglio antivalanga), tecnologie digitali e abbigliamento tecnico. A questo si aggiunge un’enorme attività di formazione all’utilizzo delle tecnologie in montagna, si pensi all’Artva (il 20 c’è una nuova esercitazione). Non è un settore economico, lo diciamo subito, è un’eccellenza umana: nasce dall’amore per la montagna e per chi ama la montagna. E questa non ce la toglierà mai nessuno.

Ecco il video dopo la valanga e come la notizia è stata data all’estero: leggi la nostra rassegna stampa estera

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