Carenza di alloggi e stop alla movida, gli universitari non ci stanno: «Sembra quasi che non siamo i benvenuti»

L’Associazione universitaria sudtirolese (sh.asus) ha inaugurato la nuova sezione BBB (Bozen/Bolzano – Brixen/Bressanone – Bruneck/Brunico) nell’ufficio di Bolzano, che è anche la sede della nuova sezione. La sezione BBB è stata fondata il 23 agosto 2021. Così, dopo più di 20 anni, la Libera Università di Bolzano, la Scuola Provinciale Superiore di Sanità Claudiana e lo Studio Teologico Accademico di Bressanone saranno parte integrante della sh.asus. Con la fondazione della nuova sezione, si è creato un portavoce comune per tutte/tutti le studentesse e studenti della provincia per una rappresentanza di interessi più indicativa. Soprattutto il periodo di pandemia ha evidenziato quanto sia importante una rappresentanza e una mobilizzazione comune riguardanti le questioni relative alle studentesse e gli studenti universitari.

Il direttore della Libera Università di Bolzano, Günther Mathà, ha affrontato la tematica della problematica situazione abitativa altoatesina durante la conferenza stampa. Secondo Mathà, circa il 20% delle studentesse e degli studenti del primo anno non iniziano gli studi perché non riescono a trovare un alloggio o una abitazione accessibile e ha sottolineato l’urgenza e l’importanza di alloggi a prezzi accessibili per studentesse e studenti. Matthias von Wenzl, presidente di sh.asus, è d’accordo: “Gli alloggi per le studentesse e gli studenti stanno diventando sempre più costosi, e contemporaneamente c’è una mancanza di alloggi sociali e di studentati a prezzi accessibili. Questo rende la vita estremamente complicata per le studentesse e gli studenti.

In aggiunta è stato menzionato, che l’Alto Adige non offre quasi nessuna vita universitaria e l’obiettivo è di porre fine a questo stato letargico. Niklas Klinge, presidente della BBB, sottolinea: “Il nostro obiettivo è in collaborazione con Provincia, residenti, studentesse e studenti di migliorare la vita in Alto Adige e renderla un po’ più vivace.”

Julian Nikolaus Rensi, vicepresidente di sh.asus, critica l’ordinanza “della movida bolzanina” del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi. Rensi e esprime il suo dissenso: “Il fatto che, per dirla in modo polemico, non si possa nemmeno ridere in piazza delle Erbe dalle 23 in poi indica che, in caso di dubbio, la politica prende in considerazione solo alcune fasce della popolazione. Vediamo questo proibizionismo fondamentalmente problematico, ma aspettiamo e vediamo come si sviluppa la situazione fino al 3 ottobre; poi l’attuale ordinanza scade.” Tra molte e molti giovani si crea l’impressione di non essere i benvenuti – dice Rensi – sia per la mancanza di spazio per la cultura giovanile, sia per un mercato immobiliare in città distorto dall’inerzia politica e dalla speculazione sconsiderata.

La nuova sezione locale della sh.asus si occuperà quindi di una serie di questioni importanti e, in stretta collaborazione con il consiglio direttivo dell’Associazione universitaria sudtirolese, cercherà di rappresentare gli interessi delle studentesse e degli studenti (ma anche dei giovani in generale) in modo ancora più efficace di prima. L’attenzione si concentrerà anche sulla cooperazione con associazioni, gruppi e organizzazioni già esistenti che sono emersi nell’ambiente universitario.

Foto copertina da sinistra a destra: Niklas Klinge, Katja Oberrauch, Matthias von Wenzl, Günther Mathà, Julian Nikolaus Rensi e Evi Ploner. 

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