Gli imprenditori al Governo: «Basta scontri con l'Unione Europea»

«L’Europa non va utilizzata come alibi. Non dobbiamo tenere in equilibrio il bilancio pubblico perché ce lo dice l’Europa, ma perché è prima di tutto nel nostro interesse». Così Federico Giudiceandrea, presidente di Assoimprenditori Alto Adige, riassume la preoccupazione emersa dal Consiglio Generale che il 23 ottobre ha discusso della manovra del governo e dei rapporti tra l’Italia e l’Europa.

«L’Unione Europea è un progetto di pace e benessere: è stata la decisione dei singoli Stati europei di unirsi, di collaborare e di darsi delle regole comuni che ha permesso all’Europa di diventare l’area mondiale economicamente più avanzata, con le più alte prestazioni sociali e con la migliore qualità della vita», afferma il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige. «Noi imprenditori ci sentiamo responsabili per le nostre aziende, per i nostri collaboratori, per il territorio in cui viviamo, per i nostri giovani: se ci assumiamo un impegno, lo rispettiamo. E ci aspettiamo che questa responsabilità sia condivisa anche e soprattutto dallo Stato. Altrimenti si mette a rischio il nostro futuro e quello dei nostri figli», continua Giudiceandrea.

«L’Europa non è il problema, è la soluzione: un’Europa più forte rende tutti i suoi Paesi più competitivi, compresa l’Italia. Piuttosto che a fare un braccio di ferro con l’Europa, dovremmo pensare a come ridurre il nostro debito pubblico. Perché non è colpa dell’Europa se abbiamo un debito pubblico che supera i 2.300 miliardi di euro e che ci costringe ogni anno a pagare interessi per circa 70 miliardi», dice ancora il Presidente di Assoimprenditori.

Gli imprenditori sono convinti che il margine per migliorare la manovra ci sia: «Più crescita, più lavoro, meno debito pubblico. Su questi pilastri assieme a Confindustria abbiamo costruito la nostra proposta per il futuro del Paese. Siamo convinti che questa proposta sia più che mai attuale e siamo pronti a dare il nostro contributo per lavorare in questa direzione. L’obiettivo comune deve essere quello di creare le condizioni per dare un futuro ancora migliore ai nostri giovani: dobbiamo costruire, non distruggere!» è l’appello finale di Giudiceandrea.

Ti potrebbe interessare