Unibz, Lugli confermato rettore all’unanimità

Sarà ancora Paolo Lugli il rettore della Libera Università di Bolzano. Venerdì scorso, 24 aprile 2020, il Consiglio dell’Università  ha espresso all’unanimità la fiducia al rettore in carica, arrivato a Bolzano ormai quattro anni fa.

“Adesso ci troviamo di fronte a grandi sfide: si sta intensificando la competizione per attrarre studenti eccellenti, l’istituzione di una nuova Facoltà di Ingegneria è ora concretamente all’ordine del giorno, unibz è sinonimo sia di un forte networking internazionale che di un indiscutibile radicamento locale, in particolare al NOI Techpark –  ha spiegato la presidente della Libera Università di Bolzano, prof.ssa Ulrike Tappeiner -. In tempi come questi, il lavoro di squadra è importante per una grande istituzione come la nostra che è riuscita a trasportare in brevissimo tempo i servizi analogici nel mondo digitale e la persona del rettore Lugli è certamente una garanzia di continuità in questa direzione”.

Unibz, le sfide del futuro

Lugli ha fatto riferimento alle sfide future nel suo discorso programmatico durante la seduta del Consiglio dell’Università: “Nelle ultime settimane, di fronte all’emergenza del coronavirus, il nostro Ateneo ha dato grande prova di responsabilità ed efficienza. Abbiamo convertito praticamente tutti i corsi in modalità online, organizzato gli esami finali e gli esami di lingua a distanza, permesso il telelavoro a quasi tutto il personale docente e non e tenuto online tutti gli incontri istituzionali necessari al funzionamento del sistema di ateneo. Sono grato ai numerosi collaboratori e colleghi che hanno reso possibile tutto ciò e sono orgoglioso di poter continuare ad essere a alla guida di questa università. Ringrazio anche la Provincia Autonoma di Bolzano e il governatore Arno Kompatscher per la loro fiducia e il sostegno che ci hanno sempre garantito”.

Relativamente al suo radicamento in Alto Adige, il rettore Lugli ha sottolineato che la Libera Università di Bolzano è riuscita a migliorare la sua rete di contatti con il territorio e la sua immagine. Lugli, specialista in nanoelettronica, in precedenza aveva insegnato e fatto ricerca alla Technische Universität di Monaco di Baviera – una delle università tedesche di eccellenza – per dodici anni, prima di trasferirsi a Bolzano. Le sue aspettative nei confronti della Libera Università di Bolzano sono altrettanto elevate: “Abbiamo avviato e ampliato molte collaborazioni, con le banche locali, con il Comune di Bolzano o con la Camera di Commercio, solo per citare solo alcuni esempi. Soprattutto, abbiamo intensificato il nostro rapporto con le aziende, anche attraverso il nostro coinvolgimento nel NOI Techpark. Siamo diventati più internazionali e attraenti, anche grazie all’ampliamento dell’offerta formativa attraverso nuovi corsi di studio triennali e magistrali e dottorati. E abbiamo rafforzato la nostra rete di contatti con il sistema della formazione locale”.

Il prof. Paolo Lugli ha molti progetti in serbo per il prossimo quadriennio da rettore: “Dobbiamo continuare a crescere e contribuire allo sviluppo sociale, culturale, scientifico ed economico dell’Alto Adige. Tramite l’accordo programmatico 2020-22, attualmente all’esame della Giunta provinciale, abbiamo concordato una valutazione delle nostre Facoltà, dei programmi di studio e dell’apparato amministrativo, con il supporto di esperti internazionali. Sarà un’occasione importante per un’analisi approfondita di ciò che l’università è e di ciò che vuole diventare. Una delle mie priorità sarà la realizzazione della nuova Facoltà di Ingegneria, una grande opportunità per dare una spinta concreta alla competitività del sistema altoatesino. Continueremo a svolgere un ruolo di primo piano al parco tecnologico NOI, dove puntiamo ad essere punti di riferimento internazionali per l’innovazione e la ricerca in ambiti come, ad esempio, le scienze alimentari”. Il rettore promette che proseguiranno gli sforzi di unibz per attrarre finanziamenti di terzi, anche per finanziare nuove iniziative formative. “Utilizzeremo le conoscenze che abbiamo acquisito nell’insegnamento online per sviluppare programmi di studio come i corsi duali, di professionalizzazione, la formazione continua e la riqualificazione professionale”.

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