Unibz e NOI Techpark continuano a crescere: posata la prima pietra della nuova Facoltà di Ingegneria

La Libera Università di Bolzano si espande ancora di più, e la fa posando la prima pietra della nuova Facoltà di Ingegneria che sorgerà al NOI Techpark. Studentesse e studenti potranno infatti formarsi, svolgere attività di ricerca e affacciarsi al mondo dell’impresa in stretto contatto con le oltre 80 aziende e start-up del parco e con gli istituti di ricerca già presenti, per un totale di 900 addetti. Una community dell’innovazione che è destinata ad avvantaggiarsi reciprocamente e a raggiungere in breve tempo – grazie agli 800 studenti attesi e all’ingresso di nuove aziende – le 2.000 persone.

Una nuova dimensione quindi per l’intero distretto dell’innovazione dell’Alto Adige. Automazione, robotica e intelligenza artificiale: saranno queste le tematiche principali che verranno affrontate nei vari corsi di studi. Alla nuova facoltà andranno ad unirsi il già esistente corso di Ingegneria industriale, meccanica ed energetica (appartenenti alla Facoltà di Scienze e Tecnologie), l’intera Facoltà di Informatica e dalla nuova area di Ingegneria Elettrica ed Elettronica. “La nostra recente Laurea in Ingegneria Elettronica e dei Sistemi Cyberfisici mostra il percorso che vogliamo intraprendere con la nuova facoltà: raggiungere conoscenze interdisciplinari che integrino competenze in informatica, tecnologia energetica e ingegneria meccanica”, spiega il rettore Paolo Lugli.

La strategia di NOI Techpark

Una location, quella del parco dell’innovazione dell’Alto Adige, che risulta essere perfettamente in linea con le prospettive di sviluppo future dell’Ateneo. “Siamo felici che il NOI e l’Università di Bolzano stiano dando questo forte impulso allo sviluppo della città”, ha spiegato il sindaco Renzo Caramaschi, che ha presentato poi le nuove idee per il potenziamento dell’intera zona: “ Oggi a Bolzano sud si trovano più di 2000 aziende con circa 20.000 dipendenti. A poco a poco, le aziende che puntano su innovazione e tecnologia si sono stabilite qui. Vogliamo che questo progresso economico sia accompagnato da un miglioramento della qualità della vita, attraverso il potenziamento dell’intero distretto, dei servizi offerti, dei collegamenti di trasporto e della rete delle piste ciclabili.

L’edificio per la nuova facoltà è in costruzione su un’area di 4.405 mq, posta a Bolzano sud lungo la via Bruno Buozzi. I costi complessivi per progettazione e costruzione ammontano complessivamente a 57,2 milioni di euro, finanziati da un prestito della Provincia. Il completamento dei lavori è previsto per l’inizio del 2024, così che i primi corsi della nuova facoltà potranno prendere avvio nello stesso anno. “Non ci nascondiamo che la complessa situazione geopolitica e le relative ricadute per il settore dell’edilizia destano attualmente preoccupazione. Al momento non possiamo stimare quali aumenti di costo potremmo attenderci e se la costruzione potrà essere conclusa puntualmente nei tempi previsti”, ha avvertito la Presidente del NOI Techpark Helga Thaler, fornendo allo stesso tempo una visione positiva: “Insieme ai progettisti coinvolti e alle ditte coinvolte, che vorremmo ringraziare di cuore, produrremo di certo il massimo sforzo affinché questo progetto lungimirante possa realizzarsi indipendentemente dalle difficoltà, nel modo più efficiente e tempestivo possibile”.

Nuovi studenti e futuri lavoratori

Nuovi corsi di studio e un vero e proprio “campusuniversitario legato al polo d’innovazione altoatesino risultano essere un accoppiata vincente in ottica lavorativa e di interscambio delle conoscenze e abilità. “L’insediamento di un’università racchiude sempre una forza creativa innovativa, tanto più se pensiamo che qui si parla di 800 giovani studenti assetati di conoscenze e di docenti talentuosi e all passo coi tempi, con un forte background di ricerca e una significativa capacità di trasformazione digitale”, spiega la presidente di Unibz Ulrike Tappeiner.

Il commento degli imprenditori

“Oggi è un giorno di festa per l’Alto Adige, per i giovani, per la città di Bolzano e naturalmente anche per le imprese”, spiega il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Heiner Oberrauch. “Viviamo in un tempo in cui le crisi si sovrappongono. Ci troviamo ad affrontare sfide sempre nuove che necessitano di soluzioni innovative. Soluzioni innovative nascono da un nuovo modo di pensare e per questo sono necessarie menti brillanti e giovani talenti motivati, che hanno il coraggio di cambiare le cose. In questo senso l’Alto Adige oggi fa un passo decisivo verso il futuro: rafforziamo il potenziale innovativo del nostro territorio. Con riferimento all’obiettivo della neutralità climatica e all‘ambizione di posizionare l’Alto Adige come regione leader a livello europeo nell’ambito della sostenibilità, le competenze che vengono trasmesse attraverso una formazione di tipo tecnico sono fondamentali. E sarà nostro compito riuscire ad entusiasmare maggiormente anche le ragazze per le materie e le professioni tecniche”.

Alessandro Palmarin

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