Turismo sulla neve, l'Alto Adige a lezione da St. Moritz

«Alla ProNeve finora abbiamo supposto che approssimativamente il 25% del valore aggiunto regionale venisse generato direttamente e indirettamente dal turismo invernale. Oggi abbiamo sentito che bisogna trattare questi numeri con attenzione. Quello che mi porto a casa da questo simposio è che dobbiamo migliorare la reputazione delle aziende altoatesine che lavorano col turismo invernale». Parola di Thomas Egebrecht, manager del cluster sports & wintertech del Tis innovation park di Bolzano, al termine del simposio annuale della ProNeve, piattaforma di esperti del Tis dedicata al tema del turismo invernale, tenutosi il 12 novembre alla Camera di commercio di Bolzano.

St. Moritz: sostenibilità e innovazione per i mondiali 2017

La reputazione è stato il tema chiave dell’incontro, che ha ragionato attorno al case study di St. Moritz in Svizzera, che sta organizzando i campionati mondiali di sci alpino del 2017. Hugo Wetzel, presidente dei campionati di St. Moritz, ha presentato il “NIV-Project”, che sta per Nachhaltigkeit + Innovation = Vermächtnis (dal tedesco: sostenibilità + innovazione = eredità).

«Vogliamo gestire i campionati mondiali di sci alpino in modo che lasci alla popolazione di St. Moritz e dell’Engadina un’eredità positiva e duratura» ha affermato Hugo Wetzel che ha aggiunto: «La comunicazione è l’asso nella manica», riferendosi alla capacità di informare con precisione e tempestività la popolazione sulle ricadute positive degli impianti sciistici per l’economia montana.

«Sostenibilità, quindi, che comunicata bene e portata avanti all’insegna della cooperazione regionale porta a creare valore aggiunto – riassume Thomas Egebrecht – In Alto Adige dobbiamo rafforzare una comunicazione buona e tempestiva soprattutto gli effetti positivi del turismo invernale per la collettività» .

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