Covid, truffe e raggiri sui contributi statali. Commercialisti: «Fondamentale tenere alta la guardia»

L’emergenza Covid-19 ha colpito in diversa misura molte attività imprenditoriali che hanno dovuto interrompere il flusso quotidiano di lavoro a causa del lockdown. Migliaia sono stati i lavoratori in cassa integrazione che hanno avuto difficoltà a ricevere l’assegno di sostegno dell’Inps a causa di ritardi nell’erogazione. C’è però anche chi è riuscito raggirare in maniera truffaldina il sistema riuscendo ad ottenere velocemente i contributi previsti dal governo a sostegno delle imprese. È il caso di due imprenditori di Bolzano che erano riusciti a percepire in maniera indebita contributi a fondo perduto per 83.000 euro, e che sono stati denunciati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Bolzano dopo l’attenta e preziosa segnalazione di un commercialista. Quest’ultimo si è accorto che qualcosa non andava per il verso giusto dopo che uno dei due imprenditori, contrariamente a quanto evidenziato e suggerito dal professionista, il quale aveva svolto un’accurata analisi della documentazione e della situazione finanziaria non ravvisandone i requisiti per l’ottenimento della sovvenzione statale, aveva comunque ed autonomamente presentato la domanda di contributo allo Stato.

 

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«Non è la prima volta che ad un professionista del nostro Ordine accada di segnalare raggiri di questo tipo. Grazie alla continua formazione, ai corsi di aggiornamento a cui sono sottoposti e ai protocolli antiriciclaggio, i nostri Iscritti sono preparati per riconoscere eventuali attività illecite che avvengono sul territorio. Queste azioni si vanno a sommare ad iniziative più ampie e coordinate, come il protocollo d’intesa firmato con la prefettura – spiega Claudio Zago, presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Bolzano -. Questo caso di appropriazione indebita mette in luce l’efficacia del lavoro svolto in parallelo tra il nostro Ordine e la Guardia di Finanza. È fondamentale non abbassare mai la guardia sulla legalità, perché è in questi momenti di difficoltà e cambiamento collettivo che le maglie del tessuto imprenditoriale si aprono e possono diventare permeabili. È necessario mantenere alto il livello di attenzione su eventuali attività sospette e segnalare prontamente ogni anomalia alle autorità competenti; ciò al fine di garantire che le risorse stanziate per le fasce più deboli della popolazione vengano destinate a chi ne ha veramente bisogno, e non siano oggetto di truffe e raggiri».

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