Treno delle Dolomiti, sabato a Cortina firmano Kompatscher, Zaia e Delrio

Appuntamento confermato: sabato 13 febbraio alle ore 13:00 al municipio di Cortina d’Ampezzo ci sarà la sottoscrizione del protocollo d’intesa sul “treno delle Dolomiti”, il nuovo collegamento ferroviario tra la val Pusteria e il Cadore. A metterci la firma saranno il presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher e il presidente della regione Veneto Luca Zaia, e sarà presente anche il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio.

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L’intesa che sarà firmata sabato istituisce un gruppo di lavoro paritario con rappresentanti di Provincia di Bolzano, Regione Veneto, STA (Strutture Trasporto Alto Adige) e ST (Sistemi territoriali) veneta che avrà il compito di definire uno studio di fattibilità con linee guida, modello di esercizio e impegno economico del progetto. “La proposta – si legge in una nota della provincia di Bolzano – apre una concertazione fra Alto Adige e Bellunese attorno alle Dolomiti, con l’obiettivo di connettere il futuro della montagna ai corridoi infrastrutturali europei, migliorare la raggiungibilità dei due territori alpini senza incidere sull’ambiente e valorizzare ulteriormente l’area sul piano turistico, economico e culturale”.

Ferrovia strategica per i mondiali di Cortina 2021

Il progetto di ferrovia delle Dolomiti è ormai un’opera strategica in vista dei mondiali di sci di Cortina 2021. Sul versante veneto sono previsti i cantieri più importanti. Proprio lunedì 8 febbraio si è tenuto a Belluno un vertice fra l’assessore ai trasporti del Veneto Elisa De Berti e il “Comitato per l’anello ferroviario delle Dolomiti”. Al centro dell’incontro c’è stato il progetto di elettrificazione della linea ferroviaria tra Montebelluna (Treviso) e Calalzo (Belluno) dove oggi i treni vanno ancora a diesel. In ballo ci sono 100 milioni che il gestore ferroviario ha in programma di investire in questo capitolo di spesa. Che sarebbe poi il primo passo verso la ricostruzione ex novo della tratta Calalzo-Cortina d’Ampezzo (che fu chiusa nel 1964) e di quella tra Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco (smantellata nel 1962).

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