Tra sushi e canederli: l'Alto Adige visto da Junko Kinugawa

Junko Kinugawa – o @rana.southtyrol su Instagram – viene dal Giappone e otto anni fa si è trasferita ad Ora insieme a suo marito e ai suoi due figli. Qui da lezioni private di giapponese e condivide sui social l’esperienza altoatesina, tra piatti tipici, paesaggi montani e cittadine colorate. Nata e cresciuta in una città vicino a Osaka, all’età di ventuno anni si trasferisce a Friburgo per studiare economia presso la Albert-Ludwigs-Universität. “Ho approfittato dei due anni e mezzo trascorsi in Germania per imparare il tedesco – racconta Junko – anche se poi mi sono laureata in Giappone, all’Università del Kansai, non lontano da casa.”

Courtesy of Junko Kinugawa

A questo punto però, la passione per le lingue e il desiderio di scoprire altre culture portano Junko a spostarsi in un nuovo Paese: l’Italia. “A Friburgo ho conosciuto moltissimi italiani – spiega lei – che non facevano altro che raccontarmi di quanto fosse bella la loro patria, con il suo mare limpido, le montagne innevate e l’ottimo cibo. Le loro descrizioni corrispondevano perfettamente al classico stereotipo italiano, ma ciò è stato sufficiente per convincermi a partire.” Dunque, trasferitasi a Modena, nell’arco di un anno Junko non solo inizia una nuova vita, ma trova anche l’amore. “Il mio attuale marito l’ho conosciuto proprio a Modena, abitava in fondo alla mia via – racconta – un giorno mi sono avvicinata per chiedergli se anche lui fosse originario del Giappone, e da allora non ci siamo più separati.”

Trascorso qualche mese però, i due fanno ritorno in Giappone per motivi di lavoro, gli stessi che, una decina di anni dopo, li riporteranno in Italia, più precisamente in Alto Adige. “Inizialmente le persone erano piuttosto chiuse, e non cercavano l’interazione con me e la mia famiglia – spiega – sebbene parlassimo bene la loro lingua: il tedesco. Io però non mi sono demoralizzata, anzi, mi sono fatta conoscere ogni giorno di più, fino a conquistare la fiducia di tutti ed entrare finalmente a fare parte della comunità. Da allora mi sono dedicata alla scoperta di questa realtà, a me del tutto estranea e sicuramente particolare: tra paesaggi montani e tradizioni culinarie ho continuato a nutrire la mia curiosità. Ed è a questo punto che mi è venuta l’idea del profilo Instagram: volevo che fosse una sorta di blog in cui documentare la mia vita altoatesina e contemporaneamente tenere aggiornati i miei cari in Giappone su tutto quello che facevo.”

Da allora Junko continua a mostrare ai suoi follower ogni sfaccettatura della Provincia che tanto l’ha fatta sentire accolta. Ha visitato numerose località, come Termeno, Lana, Merano, Egna, o la Val Venosta, ha assaggiato moltissimi piatti della tradizione locale, tra cui canederli, Kaiserschmarrn e strudel di mele – il suo preferito – ed ha incuriosito tante persone con la sua storia. “C’è solo una cosa di cui posso lamentarmi qui – conclude, sorridendo – il sushi! Purtroppo, quasi mai è quello originale, che mangio quando sono a casa. Sebbene, rispetto ad una decina di anni fa, la tradizione giapponese e cinese sia molto più diffusa in tutto il mondo e sia diventata quasi una moda, è ancora difficile trovare locali autentici. I singoli prodotti invece, come miso, salsa di soia o spaghetti di riso, sono disponibili anche nei supermercati, e questo mi fa molto piacere.”

Vittoria Battaiola

 

 

 

 

 

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