Testamento biologico, deposito gratuito nel Comune di residenza

Il 31 gennaio scorso è entrata in vigore la legge nazionale relativa al testamento biologico che consente al paziente di rifiutare l’accanimento terapeutico. Oltre ad un documento pubblico e ad un documento privato autenticato la legge prevede la terza possibilità per il cittadino di depositare gratuitamente il proprio testamento biologico presso il Comune di residenza. «In Alto Adige l’autonomia del paziente è considerata già da tempo un aspetto importante ed ora le è stata data una base giuridica anche a livello nazionale» ha sottolineato l’assessora Martha Stocker dando le informazione in merito alle norme da osservare per una corretta stesura del testamento biologico. «È fondamentale – ha aggiunto – sapere ciò che una persona ha deciso in merito al proprio trattamento sanitario quando era ancora in grado di esprimere una decisione cosciente. Il testamento biologico riconosce in maniera ufficiale queste decisioni prese dal paziente. Questa nuova legge dà anche al medico la possibilità di tener conto nell’ambito del trattamento sanitario della volontà espressa dal paziente».

Anche da parte del presidente del Comitato etico provinciale, Herbert Heidegger, è stato espresso apprezzamento per la nuova legge riguardante il testamento biologico. «Con le disposizioni anticipate di trattamento – ha affermato Heidegger – le persone possono definire in anticipo come vorrebbero essere trattate in caso di malattia grave o mortale, se in tal caso non fossero più in grado di prendere o comunicare questa decisione». Di seguito ha illustrato gli aspetti più significativi della legge che prevede il consenso informato, le disposizioni anticipate di trattamento (DAT), indicazioni in merito alle cure palliative ed alla terapia del dolore, la pianificazione delle cure, la documentazione e la relativa conservazione delle DAT, la nomina di una persona di fiducia ed indicazioni in merito all’alimentazione ed all’idratazione artificiale. Per definire correttamente i vari aspetti del testamento biologico è quindi necessario l’ausilio di una persona qualificata che può essere, ad esempio, il medico di famiglia.

Un elemento questo che è stato ulteriormente sottolineato da parte di Monica Oberrauch, presidente dell’Ordine dei medici dell’Alto Adige. «Un aspetto importante della regolamentazione riguardante il testamento biologico – ha puntualizzato l’assessora Stocker – è che la sua registrazione può essere effettuata gratuitamente presso il Comune di residenza». Questo procedimento è stato quindi illustrato nel dettaglio da Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni il quale ha sottolineato che «presso l’Ufficio di stato civile del Comune di residenza possono essere consegnate le disposizioni anticipate di trattamento, recanti la firma autografa del cittadino. L’ufficiale di stato civile verifica l’identità e la residenza del disponente. All’atto della consegna l’ufficiale fornisce al disponente formale ricevuta e deve limitarsi alla registrazione nell’elenco cronologico delle DAT presentate».

Un esempio del modulo per la compilazione delle disposizioni anticipate di trattamento è contenuto nell’opuscolo elaborato dal Comitato etico provinciale sul tema del testamento biologico. Per consentire ai medici curanti di accertarsi se il paziente nelle sue disposizione anticipate di trattamento abbia espresso la volontà di non essere sottoposto a determinati trattamenti terapeutici per il prolungamento della vita il testamento biologico verrà inserito nel fascicolo sanitario elettronico. «La realizzazione concreta del fascicolo sta per giungere alla sua fase conclusiva e non appena sarà istituito il Registro centrale previsto dalla legge a livello nazionale tutti i documenti depositati nei Comuni confluiranno in questo Registro» ha concluso l’assessora Stocker. Le disposizioni anticipate di trattamento sono inoltre illustrate dettagliatamente nell’opuscolo del Comitato etico provinciale, per informazioni: evi.schenk@provincia.bz.it.

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