Strage di Bologna, la superstite altoatesina e la staffetta per non dimenticare

Anche quest’anno Bolzano sarà un’importante tappa della staffetta podistica «Insieme per NON dimenticare il 2 agosto 1980,» organizzata dall’omonima associazione e presentata dal sindaco Renzo Caramaschi e da Sonia Zanotti, superstite della strage della stazione di Bologna. La Città di Bolzano, il sindaco in primis, accoglierà gli staffettisti, provenienti dal Brennero, al loro arrivo al Lido di Bolzano, alle ore 19 del 29 luglio, e sarà al loro fianco al mattino successivo, quando ripartiranno alle ore 9 da piazza Walther per proseguire la staffetta verso sud, in diverse tappe, fino a raggiungere Bologna il 2 agosto (vedi programma allegato).

«La novità positiva di quest’anno – ha raccontato Sonia Zanotti – è che tutti i Comuni lungo l’asse del Brennero fino a Salorno compreso che hanno aderito all’iniziativa, cosa che conferma la necessità e la volontà di ricordare. La memoria è infatti un importante strumento di conoscenza, un’occasione di riflessione da tramandare alle giovani generazioni». «Ricevere la staffetta non è un gesto formale – ha commentato il sindaco Caramaschi – di quelli che si fanno “con grande piacere”, ma una condivisione del grande dolore che ha colpito tante persone e tante famiglie, e una necessità di esprimere il senso di democrazia, di solidarietà e di ricerca della verità».

Sonia Zanotti, altoatesina, era nella stazione di Bologna il 2 agosto 1980, quando scoppiò la bomba. Aveva undici anni ed era una promessa dello sci agonistico. Ecco cosa ha dichiarato all’Adn Kronos. «Rientravo dalla ferie in provincia di Bologna, tornavo in Alto Adige, mi trovavo con mia cugina, 22enne allora, aspettando il treno perché avevamo perso la coincidenza per Bolzano. Alle 10.25 l’esplosione che mi ha costretto, fino ai 24 anni, a fare la spola con gli ospedali, per 13 anni, subendo oltre 30 interventi».

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