Dal rigore di Baggio ai Google Glass: Massimiano Bucchi errori e rinascite

Dal flop dei Google Glass a quello ciclico della videotelefonia, dal più grande abbaglio nella storia dello spettacolo al fallimento più colossale della Silicon Valley, dall’errore di comunicazione che aprì una breccia nel muro di Berlino agli errori di battitura costati milioni di dollari. Sbagliare, però, non è sempre un problema. Dall’errore può nascere una grande occasione. A patto di analizzare lo sbaglio, correggerlo e trarne un insegnamento. Ce lo insegna l’ultimo lavoro di Massimiano Bucchi, professore di Sociologia dell’Università di Trento. Il suo «Sbagliare da professionisti. Storie di errori e fallimenti memorabili» sarà presentato il 4 dicembre, ore 18.30, al Centro Trevi (via dei Cappuccini 28, Bolzano). Dopo il lancio della terza edizione, tornano gli aperitivi di Impulsi Vivi, il percorso dell’Ufficio Politiche Giovanili della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano realizzato da Irecoop Alto Adige–Südtirol. L’evento è a ingresso libero, è sufficiente iscriversi sulla piattaforma EventBrite.

Analizzare i propri errori è prassi utile soprattutto nel momento in cui si intraprende un nuovo progetto, specie se imprenditoriale. Così Bucchi guiderà i presenti in un vero e proprio viaggio tra i più «famosi» errori della storia recente, per cercare di comprenderli e non commetterli più, studiandoli per interpretarli e riconoscerli: un insegnamento importante per chi ogni giorno vede solo l’ultima punta dell’errore e non la concatenazione piramidale degli eventi che ne hanno portato la nascita. Il volume parte da storie avvincenti e inaspettate per invitarci a riflettere sul nostro rapporto con gli errori. Perché studiare gli errori, quelli capitali, memorabili, epici o quelli più banali e quotidiani, significa parlare soprattutto del nostro modo di guardare agli errori, di comprenderli e interpretarli, di riconoscere che, in fondo, siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i nostri sbagli. Ma la teoria diventerà anche realtà. Nel corso della serata, infatti, tutti i partecipanti potranno scrivere in forma anonima uno o più errori commessi. I foglietti saranno raccolti in una scatola: gli scritti verranno poi analizzati da Bucchi che – fra tutti – decreterà poi l’errore «più utile». Bucchi è collaboratore de la Repubblica e direttore della rivista Public Understanding of Science. Ha pubblicato saggi in riviste scientifiche quali Nature and Science ed è autore di libri pubblicati in Italia, Regno Unito, Usa, Spagna, Finlandia e Corea.

Il percorso

Impulsi Vivi è il primo incubatore culturale dell’Alto Adige. Giunto alla sua terza edizione, il percorso – gratuito e rivolto a under 40 –  punta a far nascere, e crescere, storie vincenti di innovazione culturale, per aiutare a sviluppare idee che possano poi sfociare nella nascita di startup o cooperative, senza escludere associazioni culturali o semplici aperture di partite iva.

Anche per questa edizione, Impulsi Vivi mantiene la sua strutturazione in due fasi con l’obiettivo di fornire strumenti concreti e consulenza specialistica per sviluppare idee. La prima fase, avviata a inizio novembre e che si concluderà entro l’anno, offre una serie di workshop che andranno a creare una sorta di «cassetta degli attrezzi» per chi vuole cimentarsi in una impresa (singola o plurale) dal carattere culturale. La seconda fase, a inizio 2019, alla quale accederanno le 8 migliori idee d’impresa si svolgerà al termine dei workshop e darà la possibilità ai team creati di dare forma alle proprie idee attraverso 100 ore di formazione specializzata con tutor ed esperti. Con una novità: alla fine del percorso saranno scelti tre vincitori.

Ti potrebbe interessare