Bressanone, Werner Zanotti e la scommessa vinta di Soliman

Il sogno dell’elefante Soliman non è terminato. Lo strepitoso successo ottenuto al palazzo Vescovile di Bressanone dallo spettacolo Il sogno di Soliman ha fatto sì che ci sarà un seguito il prossimo Natale con possibili sorprese per l’estate. L’ottimo esito dello show di luci creato da Spectaculaire sta nei numeri (52.000 spettatori totali per una media di oltre 400 spettatori per ognuno dei 116 show) ma non solo, perché sono il “bottino” di una scommessa vinta, in primis da Werner Zanotti, direttore dell’Associazione turistica che aveva puntato alto, rischiando parecchio, e oggi si gode il risultato.

Werner Zanotti

Werner Zanotti

Zanotti, ha ottenuto un risultato molto superiore alle attese.

“Esatto e le ricadute economiche non hanno riguardato solo la città di Bressanone. So che anche i locali di Rio Pusteria hanno potuto apprezzare l’indotto creato dallo spettacolo. Gli orari degli spettacoli, dalle 17 alle 19, hanno spinto molto a cenare fuori, in gran parte a Bressanone, ma molti anche nei dintorni”.

Lo spettacolo ha costi importanti. Qualcuno l’avrà considerata una scommessa azzardata.

“Il budget era effettivamente al limite per un’organizzazione turistica come la nostra, quasi trecentomila euro, coperti solo per metà da sponsor privati e fondi pubblici, il resto l’abbiamo rischiato noi. Ma è andata benissimo, è un segnale importante”.

Effettivamente, avete puntato sul patrimonio e sulla storia di Bressanone e avete vinto.

“Sì, non abbiamo costruito cose nuove, nessuna nuova piscina e nessun nuovo impianto, ma abbiamo valorizzato il potenziale che avevamo. Bressanone ha il vantaggio di essere seduta su un patrimonio storico enorme per l’Alto Adige e abbiamo deciso di sfruttare questo potenziale troppo spesso dimenticato. Lo abbiamo rispolverato e lo abbiamo collocato sotto una nuova luce. È stata una mossa vincente, non è un caso che ci siamo potuti fregiare del logo dell’Unesco nell’anno internazionale della luce. L’80% dei visitatori non era mai entrato nel Palazzo vescovile di Bressanone prima dello spettacolo, tutto questo ha almeno la stessa importanza del successo economico”.

Anche per questo ci sarà un seguito?

“Il progetto Soliman è triennale, a novembre prossimo avremo il proseguimento del Sogno, stesso tema con nuovo contenuto. Nell’edizione appena terminata abbiamo puntato molto sul pubblico altoatesino ma nella nuova edizione ci indirizzeremo maggiormente sui turisti, crediamo sia un prodotto sufficientemente forte da permettere anche l’aumento dei pernottamenti in città. Poi stiamo ragionando con Spectaculaire per uno spettacolo estivo, ma siamo solo ai primi incontri”.

A parte Soliman, nuovi progetti ?

“Nel 2017 si celebreranno gli 875 anni dell’abbazia di Novacella (è stata fondata nel 1142, ndr), un anniversario che si inserisce perfettamente nel progetto complessivo prima esposto. Un progetto a cui lavora un’equipe costruita appositamente per questo, i nostri obiettivi principali sono due: valorizzare la città storica di Bressanone, Novacella compresa, e rendere appetibile anche d’estate la Plose, anche quest’ultima ha potenziale enorme”.

di Massimiliano Boschi

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