Guerra in Siria, Bolzano invia aiuti per 40mila euro

Da ormai sette anni, la Siria è martoriata dalla guerra, anche nelle zone del nord del Paese dove la Provincia di Bolzano ha avviato da tempo una serie di progetti di cooperazione allo sviluppo. Nella regione autonoma della Rojava, il cosiddetto Kurdistan siriano, si trova la città di Afrin, che sino a quale mese fa rappresentava un’isola di pace dove riuscivano a convivere centinaia di profughi in fuga dal conflitto e la popolazione locale. Dallo scorso mese di gennaio, però, la Turchia ha avviato un’azione militare che ha provocato centinaia di vittime ad Afrin (sia in città, sia nel distretto che porta lo stesso nome) e nel campo profughi di Rubar, e alla fuga di altre 50mila persone alla disperata ricerca di una via d’uscita dal conflitto.

Guerra in Siria, 10 progetti collaborazione

Dal 2014 la Provincia di Bolzano ha avviato 10 progetti di cooperazione allo sviluppo in Siria, e alla luce della nuova escalation militare, la Giunta ha deciso di stanziare 40mila euro. «Vogliamo aiutare soprattutto le persone che sono rimaste nella città di Afrin – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher – questi fondi saranno investiti per rifornirli di prodotti alimentari, medicinali, vestiti e generi di prima necessità in collaborazione con la Mezzaluna rossa Kurdistan». La delibera di oggi (10 aprile) fa seguito ad una mozione approvata dal Consiglio provinciale nel 2016 nella quale si riconosceva il diritto alla libertà, alla sicurezza e all’autonomia dei curdi e degli altri gruppi etnici che vivono nella regione di Rojava.

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