Ötzi, spazi verdi e cultura: Signa rilancia il progetto di riqualificazione del Virgolo

Un volume di quasi 3.000 fogli raccolti in 24 raccoglitori è stato trasportato quest’oggi da Heinz Peter Hager insieme ai tecnici e consulenti di SIGNA all’agenzia provinciale per gli appalti e i contratti pubblici per presentare ufficialmente il progetto PPP “Viva Virgolo”. Circa 5 anni fa, SIGNA è divenuta proprietaria dell’area di 38 ettari sul Virgolo, la collina nel cuore di Bolzano. Le rovine dell’ex stazione di monte della funivia, di un albergo e un ristorante nonché di diversi impianti sportivi sono testimonianze silenziose della vitalità che un tempo era caratteristica per il luogo, fino a quando, nel 1976 la funicolare fu dismessa e l’area è stata abbandonata al degrado.

“Sin dall’inizio abbiamo perseguito l’obiettivo di rendere il Virgolo nuovamente accessibile ai cittadini. Il luogo offre uno polmone verde all’aperto nel cuore della città”, spiega Heinz Peter Hager. “Oggi possiamo affermare che dopo anni di lavoro abbiamo sviluppato un progetto che renderà aree private nuovamente fruibili al pubblico, eliminerà diversi problemi che sono rimasti irrisolti dalle amministrazioni pubbliche da anni e allo stesso tempo non graverà sul bilancio pubblico. Trasformeremo il Virgolo in un ambiente attraente per i cittadini, che, allo stesso tempo, diventerà un fiore all’occhiello di attrattiva internazionale per tutta la Provincia.”

La consegna dei volumi all’agenzia provinciale per gli appalti

 

Il progetto

In primo luogo si tratta di ricollegare il Virgolo alla città. Un’ovovia, con stazione a valle in Piazza Verdi, porterà i viaggiatori in soli 72 secondi alla stazione a monte collocata 190 metri più in alto e concepita come piattaforma panoramica con una vista sul centro storico e su tutto il territorio comunale. “In tal modo, il Virgolo diventerà il nuovo punto di partenza per riscoprire la città”, dichiara Hager. Sul Virgolo stesso ci saranno ampi spazi verdi con possibilità di fare passeggiate ed escursioni per tutta la famiglia. Ci saranno inoltre aree picnic nonché un percorso didattico-pedagogico delle api ed un parco per cani; sarà quindi possibile fare una sosta nei diversi locali gastronomici.

Da più di dieci anni, l’amministrazione provinciale è alla ricerca di un nuovo sito adatto a ospitare il Museo Archeologico ed il suo protagonista unico al mondo, l’Ötzi. Già nel 2019, nell’ambito dell’allora ricerca di mercato condotta dalla Provincia, il progetto Viva Virgolo è stato classificato al primo posto. “Nel frattempo abbiamo ulteriormente sviluppato il progetto: È emerso che anche altre istituzioni culturali soffrono la mancanza di spazi che si aggraverà ulteriormente a causa delle esigenze post Covid”, commenta Hager. Pertanto, il polo culturale sul Virgolo non solo ospiterà il Museo Archeologico, ma anche il Museo di scienze naturali e un polo musicale. “Nessun altro sito offre tali opportunità di spazio e di progettazione, né all’aperto né all’interno”, ribadisce il Prof. Nigris che ha anche analizzato i siti che sono stati valutati come possibili alternative nell’ambito del cosiddetto studio SINLOC. “Hanno ottenuto delle valutazioni nettamente più basse rispetto al Virgolo in ogni benchmark”.

Tra gli aspetti di maggiore rilevanza del Polo culturale si annoverano la mobilità e la raggiungibilità. “Grazie all’immediata vicinanza della stazione delle autocorriere e della stazione ferroviaria, gli oltre 2.400 parcheggi pubblici raggiungibili in pochi minuti a piedi e il collegamento diretto alla rete ciclabile, il Virgolo si trova in una posizione ottimale, risolvendo in tal modo addirittura alcune delle problematiche connesse agli odierni siti culturali.” Una destinazione turistica come l’Alto Adige necessita di una progettazione professionale e orientata al futuro delle realtà attorno agli hotspot. ”Nessuna amministrazione collocherebbe un hotspot in maniera tale da aggravare ulteriormente la già critica situazione di mobilità cittadina” aggiunge Hager.

Bolzano e tutto l’Alto Adige beneficeranno del progetto – “ma solo se gli hotspot non saranno tutti concentrati nella stessa zona e se non saranno destinati esclusivamente ai turisti giornalieri provenienti dai dintorni che, nelle giornate di cattivo tempo, affollano il centro storico di Bolzano”, precisa Hager. Il progetto sviluppato dallo studio norvegese Snøhetta che riunisce architetti e progettisti di musei noti in tutto il mondo (con ulteriori uffici in Europa, negli Stati Uniti, in Asia e Australia) diventerà un punto di riferimento di livello internazionale. “Al contempo Bolzano avrà ruolo di destinazione turistica, assumendo rilevanza come città turistica al pari di altre mete europee, a vantaggio dell’intera economia e in particolare del settore ricettivo, gastronomico e commerciale” ribadisce Hager. È stato calcolato un ritorno pari a circa oltre 50 milioni di euro che andrà a beneficio del territorio.

Heinz Peter Hager e il prof. Enrico Nigris

 

Rimarrà pubblico ciò che è di proprietà pubblica, diventerà pubblico ciò che è privato

SIGNA investirà circa 170 milioni di euro per il Virgolo (di cui circa 130 milioni sono destinati alle strutture culturali, circa 40 milioni all’ovovia, agli esercizi di ristorazione ecc.) derivanti da fonti esclusivamente private. In questa maniera si realizzano strutture utilizzabili pubblicamente sin da subito: “Per quanto riguarda i musei, si tratta di strutture che sono di competenza provinciale; in quanto tali, assieme ad Ötzi ed a tutte le altre opere esposte, essi continueranno ad essere di proprietà pubblica e pertanto manterranno tutte le competenze in materia di tariffazione dei biglietti” conferma Hager. Gli edifici stessi saranno gestiti da SIGNA tramite concessione (servizi, facility ed energy management) e, scaduto il periodo di concessione, passeranno nuovamente alla proprietà pubblica. Il modello è rifinanziato tramite i ricavi ottenuti dai suddetti servizi e dalla gestione dell’ovovia e degli esercizi gastronomici. “Non ci sarà nessun bisogno di attingere alle casse pubbliche; anzi, il bene pubblico accrescerà valore nel corso degli anni, poiché le strutture che oggi sono di proprietà privata passeranno alla Provincia.” Tutti i rischi eventualmente connessi a tali operazioni saranno totalmente a carico di SIGNA.

L’apertura prevista per l’estate 2026

Quanto all’orizzonte temporale, Hager rilancia all’estate 2026: Per le verifiche tecniche sui documenti da parte degli uffici provinciali e per l’adozione della decisione da parte della Giunta Provinciale occorreranno circa 12 mesi, seguirà quindi la gara pubblica di appalto ai fini dell’attuazione del progetto che impiegherà circa 6 mesi di tempo; per la fase di costruzione si prevedono invece circa 40 mesi di tempo. “Non vedo l’ora di partecipare al concerto inaugurale di Viva Virgolo previsto per l’estate del 2026. Finalmente il nuovo Virgolo per tutti noi” dichiara entusiasta Heinz Peter Hager, Presidente di SIGNA Italia.

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