Sev, la federazione dell'energia altoatesina sempre più forte a livello nazionale

Hanspeter Fuchs, presidente di Sev (Federazione Energia Alto Adige), è stato confermato nelle vesti di vicepresidente di Fiper, mentre il direttore Rudi Rienzner e il consigliere Norbert Kosta sono stati eletti nel direttivo: Sev rafforza così la sua posizione all’interno della Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili. Sabato 23 giugno, l’assemblea plenaria di Fiper (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili), tenuta a Roma e a cui hanno preso parte in veste di relatori anche il deputato della Svp Albrecht Plangger e altri esponenti politici del Senato e della Camera, ha confermato Hanspeter Fuchs, presidente di Sev, alla carica di vicepresidente. I delegati hanno inoltre eletto per la prima volta Rudi Rienzner nel consiglio d’amministrazione di Fiper, in cui Sev era già rappresentata da anni attraverso Norbert Kosta (Azienda Pubbliservizi Brunico), anch’egli riconfermato. Sev ha così consolidato ulteriormente la sua posizione nell’organo direttivo di questa organizzazione, cui aderiscono in tutt’Italia 84 centrali di teleriscaldamento a biomassa e 109 impianti a biogas.

Non c’è da stupirsi: con 77 impianti, l’Alto Adige dispone della maggior concentrazione di centrali di teleriscaldamento in Italia: 46 di queste aderiscono a SEV, facendo di Unione Energia Alto Adige un “colosso” in questo segmento di mercato a livello nazionale. Il suo forte posizionamento in Fiper è però legato anche alla stretta collaborazione tra le due federazioni nella questione che ruota intorno alla contestata regolamentazione delle centrali di teleriscaldamento. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) vuole infatti assoggettare tutte queste centrali a regole standardizzate, mentre Sev è dell’avviso che tali misure possano gravare eccessivamente sugli impianti altoatesini con onerosi vincoli burocratici, senza apportare un reale beneficio ai consumatori.

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