Scuola altoatesina, buoni risultati nonostante la pandemia

Nonostante la martellante presenza della pandemia è positivo il bilancio per l’anno scolastico 2020-21 stilato dalla Provincia. Secondo quanto riferito dall’assessore provinciale Philipp Achammer lo scorso anno scolastico in Alto Adige non è stato poi così negativo come ci si potrebbe aspettare alla fine dei conti. L’amministrazione provinciale ha ricordato come la pandemia, oltre a creare difficoltà su più fronti, sia stata anche una buona “scuola” per le istituzioni e per gli stessi cittadini che hanno dovuto adeguarsi ad una situazione in rapido cambiamento. “La grande sfida è stata la necessità di adeguarsi rapidamente a tutti i cambiamenti con cui la pandemia ci ha obbligato a confrontarci”, sottolinea l’assessore provinciale Daniel Alfreider.

Aspetti positivi e criticità

L’indagine condotta dalla provincia su studenti, personale scolastico e famiglie, ha evidenziato come il ripiego alla didattica a distanza abbia avuto anche dei risvolti positivi. In generale, la maggior parte degli intervistati ritiene che il meccanismo della didattica a distanza sia stato ben organizzato e facilmente fruibile per tutta la durata della pandemia. In particolare, un campione di 6.832 studenti ha ritenuto estremamente positivo il ruolo della tecnologia digitale, la quale ha permesso di dare spazio allo sviluppo di competenze digitali. “Abbiamo riscontrato che fra gli aspetti più apprezzati vi è stato il ruolo della digitalizzazione”, spiega l’assessore Giuliano Vettorato. Tra gli aspetti critici più emergenti, invece, ci sono la difficoltà del separare il lavoro dalla vita privata per gli insegnanti e l’assenza di socializzazione per gli studenti. Le famiglie segnalano invece difficoltà date dall’incertezza su sospensioni e riprese delle attività didattiche.

Buoni i risultati degli esami

Ottimi i risultati ottenuti dagli studenti durante gli esami conclusivi in tutti i tre gradi di istruzione (scuola primaria, scuola secondaria di I grado, scuola secondaria di II grado e formazione professionale) con una percentuale di promossi che non fatica a superare il 95%. In particolare, circa il 50% degli studenti della scuola secondaria di II grado e della formazione professionale hanno ottenuto una votazione finale superiore agli 80 punti (su 100). Mentre per la scuola secondaria di II grado circa due terzi degli studenti hanno superato l’esame statale con un voto pari o superiore ad otto decimi.

Buoni propositi per l’anno avvenire

L’obbiettivo principale dell’amministrazione provinciale per l’anno scolastico 2021-22 sarà quello di ritornare in presenza, anche se con tutte le misure di cautela necessarie. “Il nostro obbiettivo per l’anno scolastico 2021-22 è quello di tornare ad una situazione di normalità, il che significa erogare il maggior numero possibile di lezioni in presenza in tutti i gradi di istruzione”, spiega Achammer. Non mancheranno però le misure di sicurezza sanitaria come la distanza interpersonale minima di un metro, l’uso della mascherina, le entrate e le uscite scaglionate, nonché tutte le buone norme igienico-sanitarie a cui siamo abituati. La vera chiave di volta per la ripartenza sarà però il vaccino e a tal proposito l’appello degli assessori è unanime: vaccinarsi ora per ripartire in sicurezza in autunno.

Axel Baruscotti

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