Scienze della Formazione cambia volto, ecco il nuovo piano di studi

Tanta esperienza pratica, metodi didattici innovativi e contenuti adeguati ai più urgenti bisogni di scuola e bambini caratterizzano il piano di studi del corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione primaria della Libera Università di Bolzano. Il nuovo curriculum di studi per diventare insegnante delle scuole dell’infanzia ed elementari, è stato presentato quest’oggi. Cinque seminari, 37 incontri 108 professionisti coinvolti: questi i numeri del processo che ha portato a una profonda revisione del corso di laurea. Per un anno, pedagogisti, rappresentanti di unibz e delle intendenze scolastiche, delle scuole elementari e delle scuole dell’infanzia si sono incontrati regolarmente per elaborare congiuntamente una riforma del percorso formativo magistrale, di cinque anni, per gli insegnanti della scuola dell’infanzia ed elementare.

In aggiunta a una solida formazione specialistica (pedagogia, didattica, psicologia etc.) vengono trasmesse anche conoscenze relative alle discipline più importanti per l’insegnamento: matematica e scienze naturali, materie linguistico-letterarie, arte, movimento, storia e geografia. “Nella rimodulazione del piano di studi, abbiamo prestato particolare attenzione a un collegamento più organico con la pratica dell’insegnamento”, ha spiegato oggi il presidente di unibz, il prof. Konrad Bergmeister, che ha presieduto il gruppo di lavoro incaricato di elaborare il nuovo curriculum. Questo prevede che già dal terzo anno 45 crediti (cfu) siano ottenuti per mezzo di tirocini.

Il quarto anno, invece, è interamente dedicato alla preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro. Inoltre, le metodologie innovative di insegnamento del nuovo piano di studi suggeriscono un più stretto rapporto tra pratica e teoria. Gli studenti del nuovo corso di laurea lavoreranno sempre di più in piccoli gruppi di lavoro e verrà dato più spazio alle attività nei nuovi laboratori didattici, gli EduSpaces. La prof.ssa Liliana Dozza, preside della Facoltà di Scienze della Formazione, ha sottolineato come gli studenti, grazie ai laboratori possano imparare ad applicare i contenuti appresi durante le ore di lezione e sviluppare nuovi approcci pedagogici e didattici. Nel piano di studi, è ricompreso anche un semestre in un altro ateneo. L’obiettivo è quello di facilitare gli scambi con le altre due università dell’Euregio: un orientamento elogiato dall’Assessore provinciale alla Formazione Philipp Achammer. Questi ha lodato l’intreccio di teoria e pratica, tra università e scuola, grazie a cui sarà possibile formare una generazione di insegnanti delle scuole dell’infanzia e dell’asilo in grado di affrontare le nuove sfide del mondo della scuola. Questa collaborazione tra mondo della scuola e dell’università è stato evidenziato oggi anche dalla presenza dei rappresentanti delle tre intendenze scolastiche (italiana, tedesca e ladina): Peter Höllrigl e Roland Verra

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