Sasa, la mancanza di personale fa tagliare le corse dei bus (tra cui quella per NOI Techpark)

Mancanza di personale, ferie estive, aumento del costo del carburante e pandemia. Un mix esplosivo che ha generato un vero e proprio cortocircuito all’interno di SASA, la società inhouse che gestisce le linee urbane dei bus nelle città di Bolzano, Merano e Laives e 30 linee extraurbane. Da ieri, domenica 10 luglio, fino all’inizio del nuovo anno scolastico di settembre, sono state tagliate una serie di corse a causa della pesante carenza di autisti e l’impossibilità di turn-over tra i dipendenti. Nel capoluogo sono state cancellate tre delle linee più frequentate, la 5, la 10A (che porta all’Ospedale), e la 18, che dalla stazione giungeva fino in zona industriale passando anche per NOI Techpark trasportando ogni giorno centinaia di persone al posto di lavoro. Altre sforbiciate sono state fatte sulle linee 111, 112, 150, 152, 156, 204, 212, 231, 239, 240, 245, 246 e 251. Corse cancellate pure sulla 213 Merano-Lagundo-Parcines e sulla 210 Merano-Sinigo-Lana-Postal.

“Dal 10 luglio, i passeggeri potranno contare su un numero di partenze leggermente inferiori, ma affidabili. I collaboratori faranno tutto il possibile per offrire la migliore mobilità nelle difficili condizioni previste per le prossime settimane”, ha affermato l’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider.

Sasa ha in previsione circa un centinaio di assunzioni, ma trovare persone che vogliono fare il mestiere dell’autista in Alto Adige è difficile. Questo perché nonostante lo stipendio sia più che buono (si parla di circa 1.800 per chi guida autobus urbani e 2.500 per quelli extraurbani) il problema sono le case e il costo della vita decisamente proibitivo.

Sciopero degli autisti

Intanto per domani, martedì 12 luglio, è stato indetto uno sciopero di 24 ore degli autisti con corteo a Bolzano. Le motivazioni dell’astensione sono la richiesta di concreti aumenti economici e migliori condizioni di lavoro per il personale viaggiante. Una decisione presa dopo che Sasa ha comunicato ai lavoratori che per tutto il periodo estivo nelle giornate festive avrà la necessità di aumentare il nastro orario del personale fino ad oltre le 13 ore giornaliere, comunicando che “premierà” il personale disponibile a fare tale tipologia di corse con dei buoni benzina o acquisti del valore di 10 euro (dalle 10 alle 11 ore giornaliere), 20 euro (dalle 11 alle 12 ore giornaliere), 30 euro (dalle 12 alle 13 ore giornaliere) 50 euro (oltre le tredici ore giornaliere).

“Un comunicato inaccettabile – si legge in una nota dell’USB, Unione Sindacale di Base -. Infatti l’azienda continua spendere soldi in iniziative mirate a tamponare il problema invece di risolverlo e che anzi, a lungo andare andranno ad acuirlo sempre più, facendo poi pagare le conseguenze al personale viaggiante che si trova ad avere ugualmente stipendi insufficienti a coprire il costo della vita e sempre peggiori condizioni di lavoro ed anche a l’utenza che di conseguenza non ha un servizio pubblico efficiente. Ancor più sconcertante è la costante ricerca di personale proveniente da fuori provincia e addirittura, come riportato negli ultimi giorni, nei paesi dell’Est Europa, ai quali si offre anche l’alloggio a carico della società, che quindi anche in questo caso, anziché aumentare le retribuzioni del personale viaggiante che già ha, sceglie di ricercare altrove il personale spendendo probabilmente più soldi di quanto non costerebbe adeguare le retribuzioni degli autisti al costo della vita. Infatti il problema in provincia di Bolzano non è che autisti non ve ne siano, anzi, ma gli stessi se ne vanno o non si candidano in Sasa in quanto le retribuzioni sono insufficienti, e quindi per risolvere la carenza di personale basterebbe un contratto di secondo livello che riconosca al personale gli aumenti economici che lo stesso richiede da tempo immemore”.

L’assessore alla mobilità Alfreider ha annunciato un tavolo di confronto con i sindacati per trovare una soluzione condivisa.

Ti potrebbe interessare