Vita più lunga, pochi antibiotici: la sanità ai raggi X

«La Relazione sanitaria, grazie alla sua ricchezza di dati e di informazioni, rappresenta la base fondamentale per avere un quadro completo del sistema sanitario altoatesino. L’edizione di quest’anno, in particolare, fornisce un raffronto molto interessante tra il sistema sanitario provinciale, la situazione in Italia, Austria e Germania e complessivamente nei 29 Stati che compongono l’Oecd (Organisation for Economic Cooperation and Development). Grazie ai dati ed al raffronto con le altre realtà europee è possibile evidenziare i punti di forza della nostra sanità, ma soprattutto i settori nei quali è necessario rafforzare il nostro intervento» ha dichiarato questa mattina l’assessora alla sanità ed alle politiche, Martha Stocker, presentando la Relazione sanitaria 2016. Carla Melani, coordinatrice dell’Osservatorio per la salute, ha quindi illustrato nel dettaglio i dati più significativi della Relazione.

Una sintesi della Relazione sanitaria 2016

Forse il dato più rappresentativo dello stato di salute della sanità provinciale è il fatto che in provincia di Bolzano si vive più a lungo. La speranza di vita per le donne è infatti di 86,1 anni e per gli uomini di 83,3 anni. Ciò rispecchia il fatto che si sono instaurati, in generale, buoni stili di vita sia per il fumo che per l’obesità, con valori significativamente inferiori a Paesi quali la Germania e l‘Austria e al contrario simili all‘Italia. Fuma il 15,7% delle donne e il 21,7% degli uomini. Il 6,5 % delle donne dichiara di essere obesa e l‘8,8% tra gli uomini.

In Alto Adige, in base ai dati emersi dalla Relazione, è presente un’offerta sanitaria consistente in termini di servizi, che genera una conseguente  domanda di prestazioni (molti gli accessi al Pronto soccorso, ancora tanti i ricoveri e le visite specialistiche) tra le più alte d‘Italia. Ogni giorno si registrano 730 accessi ai reparti di Pronto soccorso, 250 dei quali solo a Bolzano; vengono effettuate circa 2900 visite specialistiche mentre quotidianamente vengono erogate più di 22mila prestazioni ambulatoriali tra esami di laboratorio, diagnostica e visite specialistiche; vengono prescritte circa 8200 ricette farmaceutiche, per un totale di circa 3 milioni di ricette all’anno.

Le ripercussioni del cambiamento demografico

Ancora alta l’ospedalizzazione per patologie croniche rispetto all’Italia, ma significativamente  più bassa rispetto a Paesi come Germania e Austria. 100 ricoveri ogni 1000 abitanti per malattie respiratorie croniche 61 per diabete. Il 29% della popolazione è affetto almeno da una patologia cronica (pari a circa 153.000 persone) e assorbe il 70% delle risorse spese in  prestazioni sanitarie. Il 15% è  iperteso, 4% sono diabetici , 6% sono le persone affette da tumore e 4% sono i malati di broncopatia cronico ostruttiva.

Una sanità di livello europeo

Approcci chirurgici simili a quelli in uso nei Paesi del nord Europa, in particolare in Austria e Germania, ad esempio per il trattamento della frattura del femore entro 2 giorni e il numero di interventi di protesi di anca e di ginocchio. 83% delle fratture del femore sono trattate entro 2 giorni, 250 protesi di anca e 158 di ginocchio per 100mila abitanti. Rispetto al consumo di antibiotici la provincia di Bolzano si colloca tra i Paesi in cui si registra il più basso consumo di antibiotici (10,3 dosi medie giornaliere per1000 abitanti), in linea con Paesi come la Germania e l’Austria, mentre si discosta in modo significativo dalla media nazionale (29,1 dosi medie giornaliere per 1000 abitanti).
La nuova pagina web dell’Osservatorio, in cui tutti i cittadini possono trovare molti dati ed informazioni utili per conoscere meglio il sistema sanitario della Provincia di Bolzano e dove si può consultare anche la Relazione sanitaria 2016, è ora disponibile a questo indirizzo.

 

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