Sanità digitalizzata, ecco il masterplan IT della Provincia

Lo stato di attuazione del masterplan IT dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige per il periodo 2016-2018 à stato al centro della presentazione di ieri, 5 ottobre, rivolta ai consiglieri provinciali organizzata dal Dipartimento salute della Provincia e dall’Azienda sanitaria. Presenti l’assessora alla salute ed alle politiche sociali, Martha Stocker, il direttore generale dell’Azienda sanitaria Thomas Schael, il direttore della Ripartizione informatica dell’Azienza sanitaria, Christian Steurer e la presidente della Saim, Andrea Kdolsky.

Progetto fondamentale per la sanità

Nella sua introduzione l’assessora Martha Stocker ha sottolineato che «si tratta di un progetto di grande respiro che rappresenta una delle pietre miliari della riforma sanitaria provinciale. Molti passi sono stati compiuti negli ultimi due anni per avviare la trasformazione digitale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Si tratta di progressi che non sempre sono immediatamente visibili alla collettività, ma che vanno nella giusta direzione per assicurare, anche in futuro, un’assistenza sanitaria di alto livello presente su tutto il territorio provinciale».

Trasformazione digitale

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Thomas Schael, ha quindi illustrato nel dettaglio lo «stato dell’arte» della trasformazione digitale in atto a livello provinciale nell’ambito della sanità, una vera e propria rivoluzione che coinvolge i processi interni all’azienda, l’organizzazione e naturalmente gli aspetti tecnologici. Gli obiettivi prioritari della trasformazione in atto sono la riduzione dei costi, l’aumento dell’efficacia, l’incremento dell’efficienza, il miglioramento dei risultati clinici, la diminuzione del rischio ed il miglioramento della qualità di vita della popolazione. Sotto il profilo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, i progetti in atto mirano all’aggiornamento tecnologico, all’estensione ed al cambiamento delle modalità di fruizione (ad esempio attraverso le apparecchiature mobili), all’automazione e alla trasformazione digitale dei processi ed infine all’offerta di nuovi servizi. «Il successo del progetto – ha spiegato Schael – sarà decretato dalla soddisfazione del committente, dal gradimento degli operatori, dal rispetto dei temi e del budget e naturalmente dall’apprezzamento dei pazienti. L’intero processo in atto si svilupperà nell’arco di una decina d’anni e richiederà un investimento complessivo che si aggira intorno ai 50 milioni di euro».

Progressi negli ultimi due anni

Ha quindi preso la parola Andrea Kdolsky, ex responsabile del dicastero della Sanità austriaca, presidente della società Ppp Saim, che si occupa specificatamente della realizzazione della cartella clinica integrata, la quale ha fatto una panoramica dell’informatizzazione digitale a livello europeo ed in particolare in Austria dove da circa vent’anni si sta operando nel campo dell’implementazione della documentazione digitale dei pazienti. Kdolsky ha sottolineato che i Paesi del Nord Europa sono particolarmente all’avanguardia in questo settore ed un esempio di best practice è rappresentato dalla Danimarca. «Si tratta di percorsi e di progetti che hanno bisogno di tempo e di investimenti – ha affermato Andrea Kdolsky – anche per far fronte a problematiche che caratterizzano la sanità a livello internazionale come, ad esempio, la scarsità di medici. La sanità altoatesina in questi due anni ha fatto notevoli progressi e sono fiduciosa che se proseguirà su questa strada potrà collocarsi anche nel campo della digitalizzazione ai vertici a livello europeo. Si tratta di un tema fondamentale per la sanità pubblica e lo sará ancora di più nei prossimi anni».

Medici di famiglia collegati

Il direttore della Ripartizione informatica dell’Azienza sanitaria, Christian Steurer, ha quindi illustrato i miglioramenti realizzati nel campo della digitalizzazione dal 2014, quando erano operative nei vari ospedali altoatesini oltre 300 applicazioni informatiche che non dialogavano tra loro, sino ad oggi. Attualmente il 96% dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta convenzionati sono in linea: ad oggi l’86,3% dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta convenzionati sono in grado di inviare ricette dematerializzate.

Sviluppi futuri

Il direttore generale Schael ha infine delineato alcuni degli sviluppi futuri della sanità provinciale che saranno possibili grazie al progetto in atto, tra questi, in primo luogo, una serie di applicazioni che forniranno un ausilio importante ai clinici nella fase di pre-diagnosi, sviluppi importanti verranno ovviamente anche dall’istituzione del fascicolo sanitario elettronico, dalle applicazioni per la gestione digitale delle liste d’attesa e dal sistematico utilizzo degli strumenti tecnologici più moderni al servizio della sanità pubblica.

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