Rispettare le regole per tornare a sorridere: in Alto Adige parte la campagna «Io ci sto!»

25 volti e 25 storie dietro alla nuova campagna “Io ci sto!” della Provincia di Bolzano. Obiettivo: dopo circa 4 mesi di emergenza da nuovo coronavirus, i testimonial reclutati da Provincia e Azienda Sanitaria condividono il loro approccio, fatto di prudenza e prevenzione quotidiana ma anche di un sorriso e di fiducia nel futuro. Un unico motto accomuna questi testimonial, per il resto così diversi fra loro: “Io ci sto! Per me. Per te. Per tutti”. Fino all’inizio di luglio i testimonial accompagneranno la popolazione sui media cartacei e online, alla radio e alla televisione, sui social network, ma anche alle fermate degli autobus e sui cartelloni pubblicitari. Il messaggio agli altoatesini è chiaro: ognuno può fare la sua parte per evitare una seconda ondata e un secondo lockdown conseguente a nuovi focolai di coronavirus.

“Lo stato di emergenza ha colpito duramente molte persone nella nostra provincia. Ma è proprio quando la speranza sembra perduta che abbiamo bisogno di fiducia. Se tutti insieme continueremo a rispettare le regole di igiene e prevenzione, il nostro vero sorriso tornerà presto di nuovo visibile a tutti” hanno detto il presidente Arno Kompatscher e l’assessore Thomas Widmann. Così anche il motto #siriparte acquista con questa campagna un nuovo gesto simbolico, che rappresenta la fiducia nel futuro di tutti i testimonial: il pollice e l’indice allungati in una L davanti alla mascherina, un sorriso simbolico nascosto sotto la protezione di naso e bocca.

Le testimonianze di Bernard, Mussak e Picarella

Proprio in questo momento è importante, ricordano i testimonial, attenersi alle regole di prevenzione del contagio, ma per motivi che possono essere anche molto diversi fra loro Così il capitano dell’HCB Alto Adige Alperia Anton Bernard ha spiegato: “Gli obiettivi si raggiungono con impegno, disciplina e costanza: nello sport e nella vita”. Hannes Mussak, presidente di Economia Alto Adige, ha sottolineato seguire insieme questa strada sia indispensabile “perché così l’Alto Adige avrà un futuro migliore”. Infine, l’event manager Michael Miki Picarella ha condiviso una riflessione sul futuro del suo settore: “Fiere ed eventi pubblici cambieranno radicalmente. Ma se ci atteniamo alle regole, possiamo guardare avanti con fiducia”.

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