Camera con vista a 3.200 metri: lavori al rifugio Bicchiere, il più alto della provincia

Inaugurato il 16 agosto 1894, in occasione del compleanno dell’imperatrice Sissi, il rifugio Gino Biasi al Bicchiere, dopo oltre 125 anni di attività, torna ai vecchi splendori. Al rifugio più alto dell’Alto Adige, a 3.200 metri di quota, sono infatti in corso lavori di ristrutturazione.

Per raggiungere il Rifugio G. Biasi al Bicchiere bisogna superare un notevole dislivello, che porta a 3.195 metri di quota. (ph: @Becherhaus)

La nuova stube, con vista mozzafiato
Il fiore all’occhiello del Bicchiere sarà la nuova stube con una vetrata panoramica con una vista sul mare di vette della cresta di confine. Come all’epoca, l’intera struttura in legno è stata predisposta a valle. Mentre a fine ottocento il materiale fu portato in quota faticosamente con carri, slitte e a spalla (oltre 25 tonnellate di materiale da costruzione), ora l’elicottero da Ridanna sale in 5 minuti con il carico e lo posa con una precisione millimetrica.

Il rifugio venne costruito nel 1894. Allora si chiamava “Kaiserin-Elisabeth-Schutzhaus”, ossia Rifugio dell’Imperatrice Elisabetta. (ph: Ansa)

Nella squadra di Peter Trenkwalder, titolare della ditta specializzata Alpine Work, c’è anche Sonja, una ragazza 20enne; è capitato di lavorare a -22 gradi e con un metro e mezzo di neve. A fine giugno il nuovo gestore Lukas Lantschner si trasferirà con la famiglia in quota e inaugurerà il rinnovato rifugio.

Lavori al rifugio, con il meraviglioso spettacolo dell’alba. (ph: Ansa)

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