Alto Adige: i fondi europei del Pnrr per la riforma del mercato del lavoro

Approvata dalla Giunta Provinciale una bozza di accordo sulla riforma della politica attiva del mercato del lavoro grazie ai fondi del Pnrr. Sulla base di questo accordo, la Provincia di Bolzano riceverà circa 6,6 milioni di euro all’anno in fondi di sviluppo per la riforma del mercato del lavoro e per il rafforzamento delle politiche attive del lavoro. Entro la fine dell’anno dovrà essere raggiunto un obiettivo minimo: almeno il 10% dei disoccupati dovrà essere raggiunto e assistito. Si tratta di 2.280 disoccupati in tutto l’Alto Adige: 608 di loro sono destinatari di provvedimenti di formazione, 228 tra di loro stanno studiando per migliorare le loro competenze digitali.
Un totale di 22.800 disoccupati, invece, deve essere raggiunto entro la fine della durata del Piano nazionale di ripresa e resilienza, cioè entro la fine del 2025. Almeno 6.080 dovranno sottoporsi a misure di qualificazione, almeno 2280 a istruzione e formazione nel campo delle competenze digitali. Un altro requisito è che almeno il 75% di loro non deve appartenere a categorie di persone svantaggiate nel mercato del lavoro: donne, giovani sotto i 30 anni o over 55, disoccupati di lungo periodo e persone con disabilità.
“Vogliamo utilizzare il Pnrr per creare un sistema capillare di misure e infrastrutture nel senso del nostro documento strategico sulla Politica attiva del lavoro 2020-2024 e sulla Garanzia di occupabilità (GOL) e per mettere in rete le istituzioni pubbliche e private in modo che la partecipazione al mercato del lavoro sia possibile per tutti”, spiega l’assessore provinciale competente, Philipp Achammer. “Questo significa inserire i disoccupati nel mondo del lavoro, con un primo sguardo al potenziale locale, e fornire alle aziende manodopera sufficientemente qualificata e specializzata”.

Immagine di apertura: la sede della Ripartizione lavoro a Bolzano (foto Asp)

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