Edilizia, la richiesta degli ingegneri altoatesini: "Servono procedure più semplici"

Sono diverse le novità introdotte in materia di lavori pubblici e normativa edilizia e contenute all’interno del cosiddetto Decreto Semplificazioni. Con questa legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 15 settembre, è stato convertito con modifiche il decreto-legge del 16 luglio 2020 recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”. L’obiettivo principale è quello di semplificare e accelerare le procedure dell’edilizia, ridurre gli oneri a carico di cittadini e delle imprese e assicurare il recupero e la qualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo di processi di rigenerazione urbana. Obiettivi ambiziosi che ricadono indubbiamente sul lavoro quotidiano di migliaia di professionisti del settore edile come gli ingegneri.

Sono tre in particolare le semplificazioni che faciliterebbero notevolmente il lavoro degli oltre 1.400 iscritti all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bolzano, ma per la quale si attende il recepimento da parte della Provincia Autonoma di Bolzano (i 60 gg previsti per l’attuazione dal 17.07 sono già trascorsi). Le semplificazioni riguardano in particolare le deroghe ai limiti di distanza dei fabbricati esistenti ed all’introduzione di tolleranze costruttive. Per quanto concerne i lavori pubblici, al fine di ridurre tempi e costi dei contenziosi, viene prevista per ogni opera la costituzione di un collegio consultivo tecnico per lavori superiori alla soglia europea di 5,35 milioni. Vengono innalzate le soglie per affidamenti diretti da 40.000 € a 150.000 € per lavori e servizi e da 40.000 € a 75.000 € per i servizi di ingegneria e architettura. Tematiche, queste, che sono state affrontate durante l’ultima assemblea generale dell’Ordine, attraverso una relazione presentata dal Consigliere Marco De Simone.

 

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LE SEMPLIFICAZIONI ILLUSTRATE DAGLI INGEGNERI ALTOATESINI

Per quanto riguarda i limiti di distanza tra edifici, il decreto prevede che in casi demolizione e ricostruzione sia possibile mantenere le distanze legittimamente preesistenti tra edifici e dai confini. Inoltre, qualora siano riconosciuti incentivi volumetrici per finalità di efficientamento energetico, sono consentiti interventi di demolizione e ricostruzione di fabbricati con ampliamenti fuori sagoma o con il superamento in altezza massima dell’edificio demolito. Non sono quindi più previsti i vincoli del rispetto della sagoma e dell’area di sedime, com’era nel testo previgente la modifica introdotta dal d.l. 76/2020.

Per quanto riguarda le tolleranze costruttive, viene introdotta la previsione secondo cui il mancato rispetto dell’altezza, della cubatura, della superficie coperta e dei distacchi non costituisce violazione edilizia se contenuta entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo. Saranno tollerate anche le irregolarità geometriche, le modiche delle finiture degli edifici di minima entità, la diversa collocazione degli impianti e di opere interne, eseguite durante i lavori, purché non comportino violazione della disciplina urbanistica ed edilizia e non pregiudichino l’agibilità dell’immobile.

Novità anche in tema di codice dei contratti pubblici in edilizia. Per i cantieri sopra soglia (ossia con un importo superiore ai 5.350.000 euro), sarà obbligatoria l’istituzione di un collegio consultivo tecnico nominato dalle parti. A costituire il collegio saranno da tre a cinque componenti in base alla complessità dell’opera, e sarà richiesta esperienza e professionalità adeguata alla tipologia dell’opera. La norma provvisoria è in vigore fino al 31 dicembre 2021.

“Riteniamo il Decreto Semplificazioni uno strumento utile e importante per le amministrazioni e per i professionisti del settore tecnico. Le norme urbanistiche contenute al suo interno sono utili a semplificare le attività in fase di programmazione, pianificazione ed esecuzione ed a ridurre i contenziosi – spiega Giorgio Rossi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bolzano -. Dato che la Provincia ha competenza primaria sull’argomento, auspichiamo che il decreto possa essere recepito in tempi brevi”.

L’ASSEMBLEA

L’assemblea generale è stata inoltre l’occasione per fare il punto della situazione dopo questi lunghi mesi segnati dall’emergenza Covid. “Ci sono diverse le tematiche a noi care che sono state sviluppate dalle istituzioni in questo periodo, dalla nuova legge Territorio e Paesaggio, alla digitalizzazione delle procedure tecniche, un aspetto questo sempre più marcato nel nostro lavoro quotidiano, e di cui ha relazionato il consigliere e presidente del Comitato interprofessionale Philipp Gamper. Internamente all’Ordine è stata poi svolta anche un’importante attività di formazione, con webinar e corsi che sono stati seguiti da molti dei nostri iscritti – dichiara Rossi -. Infine, sottolineo la crescita che l’Ordine ha avuto nell’ultimo anno in termini di nuovi iscritti, ben 42 con solamente 6 cancellazioni”.

 

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