Riaprono asili e scuole, ma è caos: domande last minute e incognita sicurezza

Partirà lunedì 18 il servizio d’emergenza nelle scuole dell’infanzia e per gli alunni e le alunne della scuola primaria che tanto è stato richiesto nelle settimane scorse di lockdown forzato. Il servizio va incontro a tutti quei genitori che non hanno possibilità di affidare il proprio bambino ad un adulto durante l’orario di lavoro. Di fatto, come sottolineato ieri dall’assessore alla scuola italiana Giuliano Vettorato “si tratta di un servizio di accompagnamento per le famiglie, e non di una riapertura delle scuole. L’obiettivo per questo servizio parte da un presupposto fondamentale: garantire sempre la piena sicurezza per i bambini ed il personale docente”. Il servizio è offerto ogni giorno da lunedì a venerdì dalle 8 alle 12.

Ma il rischio caos è dietro l’angolo e i dubbi sono molti. In primis per quanto riguarda le iscrizioni che saranno aperte solo nell’arco della giornata di oggi. All’ultimo minuto, insomma. I genitori potranno presentare la domanda online, dimostrando all’atto della presentazione la necessità di dovere ricorrere a questo servizio. Possono quindi fare domanda le famiglie in cui i genitori non hanno altro modo di prendersi cura dei bambini attraverso un adulto che vive nella stessa famiglia, attraverso un partner o parenti stretti. Non possono fare domanda le famiglie in cui uno dei genitori possa accedere a modalità di lavoro flessibile e smart working. Le direttrici e i direttori delle scuole decideranno quanti bambini possono accedere al servizio, sulla base della disponibilità degli insegnanti.

Di fatto l’accesso al servizio avverrà in base ad una graduatoria. Le iscrizioni verranno prese in visione e verificate entro la giornata di giovedì 14 maggio e già dal giorno successivo, venerdì 15 maggio, tutti i richiedenti saranno informati sull’ammissione o meno al servizio. «Quindi – ha detto Vettorato – il servizio partirà appena sarà possibile». Per l’iscrizione online, le famiglie possono consultare la homepage della Provincia (www.provincia.bz.it) e delle tre Intendenze scolastiche. Il servizio è aperto anche ai bambini con disabilità. La richiesta va inoltrata alla direzione istruzione che assegnerà un collaboratore allo studente. La priorità però va alle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, ed in particolare a tutti coloro che hanno genitori che lavorano nei servizi di approvvigionamento, sanitario o comunque essenziali. Inoltre, a parte per i bambini disabili, non è previsto il trasporto scolastico

Poi c’è il tema della sicurezza: le attività dovranno tenersi in gruppi di massimo quattro bambini. Nella scuola primaria le attività dovranno tenersi in gruppi di massimo sei alunni. «Nello svolgimento delle attività non possono essere previsti contatti con altri gruppi o persone; le attività devono tenersi per quanto sia possibile all’aperto e, qualora all’interno dell’edificio, comunque sempre nello stesso luogo», è specificato nel testo. Dovranno essere sanificati i locali e gli adulti dovranno mantenere una distanza di due metri tra di loro evitando il contatto con i bambini. Vietato inoltre lo scambio di giochi e penne. Anche qui uno scenario complicato che lascia spazio a tante incognite.

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