
Recensioni online: HGV e FIPE spingono verso una stretta contro i contenuti falsi
News. Recensioni online sempre più determinanti per il successo – o il fallimento – di un ristorante o una struttura ricettiva. Secondo i dati del Centro Studi del MIMIT, il 70% dei consumatori sceglie dove mangiare in base ai giudizi pubblicati sul web, e per FIPE-Confcommercio queste valutazioni possono influenzare fino al 30% del fatturato di un locale. Ma il sistema è tutt’altro che trasparente: l’8,6% delle recensioni su TripAdvisor risulta falso, mentre il 66% degli utenti dichiara di imbattersi regolarmente in commenti inattendibili.
In questo contesto si inserisce la proposta normativa contenuta nel Disegno di Legge annuale sulle PMI, attualmente in discussione al Senato, che mira a regolare in modo più stringente il fenomeno delle false recensioni. Una misura accolta con favore dall’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV) e da FIPE-Confcommercio, che riconoscono nell’iniziativa del Governo italiano un passo necessario per proteggere sia i consumatori che le imprese da contenuti ingannevoli.
La proposta prevede, tra le altre cose, che le recensioni possano essere pubblicate solo entro 15 giorni dalla fruizione del servizio, introducendo inoltre l’obbligo di verificarne l’autenticità. Viene riconosciuto per la prima volta un diritto all’oblio digitale per le imprese, che potranno richiedere la rimozione di commenti falsi, superati o dannosi. Si vieta inoltre espressamente il commercio di recensioni, una pratica che ha alimentato nel tempo distorsioni gravi nella percezione della qualità di un’attività.
Secondo HGV, si tratta di un passaggio decisivo, soprattutto per le micro e piccole imprese del settore turistico, spesso prive di strumenti adeguati per difendersi da attacchi online o manipolazioni della reputazione digitale. A rendere complesso il percorso della normativa, tuttavia, sono le resistenze manifestate da alcuni grandi operatori internazionali – come TripAdvisor e Trustpilot – che nelle scorse settimane hanno espresso posizioni contrarie.
FIPE, anche tramite l’associazione europea HOTREC, ha deciso di sostenere la proposta italiana contribuendo con pareri tecnici e promuovendo la campagna Stop Fake Reviews, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’urgenza di una regolamentazione efficace del settore.