“QS World University Rankings 2024”, Unibz migliora la sua posizione

La Libera Università di Bolzano migliora la sua posizione nella classifica internazionale “QS World University Rankings 2024” pubblicata ogni anno dal 2004 dalla società di consulenza britannica Quacquarelli Symonds.

La 20esima edizione della classifica prende in esame 1.500 istituzioni universitarie in 104 Paesi di tutto il mondo. I risultati si basano sull’analisi dettagliata di 17,5 milioni di articoli scientifici e sulle opinioni di oltre 240.000 docenti e datori di lavoro.

L’ateneo altoatesino passa nella fascia superiore rispetto allo scorso anno: dalla posizione 701-750 a 641-650. Tra le università italiane, unibz si classifica al 19esimo posto su 42 atenei partecipanti, con il Politecnico di Milano in testa.

Quest’anno sono stati nove i criteri esaminati dall’agenzia di rating internazionale delle università QS per l’assegnazione dei punteggi. Oltre ai criteri quest’edizione ha introdotto tre nuove metriche: Sostenibilità, Risultati occupazionali e Rete di ricerca internazionale. A queste vanno aggiunte quelle relative a: reputazione accademica, reputazione dei datori di lavoro, rapporto tra numero di studenti e numero di facoltà, citazioni per facoltà, rapporto docenti internazionali per studente, rapporto tra numero di studenti e studenti internazionali. Tra gli ambiti in cui unibz ha ottenuto i risultati più lusinghieri figurano il numero di professori dall’estero per facoltà e numero di citazioni per facoltà.

Secondo il QS World University Rankings, la migliore università al mondo è il Massachusetts Institute of Technology, che festeggia dodici anni di permanenza in cima alla classifica, seguito dall’Università di Cambridge al secondo posto e dall’Università di Oxford in terza posizione.

“Siamo soddisfatti del piazzamento della nostra università che sale nella considerazione di una delle più affermate agenzie di ranking a livello mondiale e premia i nostri sforzi nella didattica nella ricerca e nella terza missione”, afferma il rettore Paolo Lugli, “siamo determinati a proseguire in questa crescita. Un territorio vive e prospera, con le sue aziende e la sua società, grazie all’internazionalità e all’innovazione e la nostra università trilingue ambisce ad essere il fulcro di questo sviluppo”.

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