Pulizie, le Pmi reclamano «appalti spezzettati»

Le imprese di pulizie reclamano a gran voce rispetto e dignità per il loro lavoro, che viene mortificato da comportamenti non consoni da parte delle pubbliche amministrazioni che pubblicano gli appalti. È quanto emerso dalla riunione della categoria, che si è svolta nella sede di CNA-SHV, a Bolzano. Un comparto composto ormai da oltre 500 aziende, tanto da essere quello maggiormente cresciuto tra i servizi anche perché numerosi over 50 che hanno perso il posto di lavoro hanno deciso di scommettere su questa attività.

«Ci sono tre aspetti che negano dignità al lavoro delle imprese di pulizie – spiega Claudio Corrarati, presidente regionale della CNA-SHV -. Il primo è che le pubbliche amministrazioni, come recentemente accaduto con la SASA, affidano le pulizie tramite grandi appalti, anziché spezzettarli in lotti funzionali, come consente la normativa provinciale, per agevolare la partecipazione alle gare delle piccole e micro imprese locali. Alle nostre aziende non rimane altro da fare che operare in subappalto per i colossi di fuori provincia che si aggiudicano gli appalti locali al massimo ribasso e poi scaricano il peso sulle PMI locali, costrette ad accettare compensi molto bassi. Un fenomeno, quelli degli appalti non suddivisi, molto diffuso tra le pubbliche amministrazioni dei centri urbani di fondovalle, mentre i piccoli enti delle valli operano con appalti di piccole dimensioni, a misura di PMI locali».

Secondo quanto appurato da CNA-SHV, il secondo aspetto che penalizza le imprese delle pulizie è che l’attività, apparentemente priva di competenze specifiche, viene retribuita spesso indistintamente dal luogo in cui viene svolta e dalla tipologia di servizio richiesta. «In pratica – prosegue Corrarati – per i committenti sembra non avere alcuna rilevanza se si tratta di pulire uffici, oppure cisterne di idrocarburi o una sala operatoria. Non viene riconosciuta la professionalità di molte piccole aziende». Negli ultimi tre anni, il comparto delle imprese delle pulizie è quello che ha registrato la maggior crescita nel settore dei servizi. «Questo significa – avverte il presidente di CNA-SHV – che alcune micro imprese con un secchio e un bastone avviano l’attività e si presentano sul mercato a prezzi concorrenziali rispetto alle aziende più strutturate e che investono nella professionalità dei dipendenti. Anche questo è uno dei motivi che negano dignità al comparto».

CNA-SHV lancia un appello forte per la tutela delle piccole e micro imprese locali di pulizie attraverso la pubblicazione di appalti delle pubbliche amministrazioni suddivisi in piccoli lotti funzionali, evitando anche le procedure al massimo ribasso, affinché venga garantita e valorizzata la professionalità delle imprese che investono nella qualità del lavoro e dei collaboratori. «La nostra associazione di categoria – conclude Corrarati – si farà carico di attivare percorsi formativi per chi si inserisce in questo mercato affinché sia chiara la distinzione tra chi fa le pulizie in maniera professionale e chi in pratica replica le pulizie che farebbe a casa propria».

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