Dalle creme fermentate alla cucina modulare: a Merano uno speed dating per testare nuovi prototipi

Nell’ambito dell’evento Product Testing Night, organizzato da MIND Merano e svoltosi ieri sera (26 agosto), sei menti creative hanno avuto modo di sottoporre i loro prototipi a un attento test da parte di potenziali utenti. Ieri sera, presso l’Hub37 in via Huber, sono stati testati i prodotti più disparati: dagli ahia-ferments, una serie di salse e creme fermentate secondo una tradizione millenaria, all’apisaurum, una bevanda a base di idromele – la più antica bevanda alcolica del mondo – e di aceto fermentato con il miele, al Kultivan, una cucina modulare estraibile e integrata al sistema letto per i più diffusi modelli di van. Enzo Ferrarin ha presentato invece una soluzione sostenibile per la conservazione e l’utilizzo di prodotti cosmetici, come ad esempio il dentifricio, e Virtual Südtirol, una visita guidata virtuale alla scoperta della città di Merano e dei suoi misteri.

Un format molto apprezzato

Il format scelto dagli organizzatori per l’evento è, a grandi linee, quello che regola gli speed dating, nel senso che sono state allestite diverse stazioni di testing, in ognuna delle quali una persona ha potuto presentare il suo prodotto. Dopo una fase di introduzione di cinque minuti, ogni tester ha avuto dieci minuti di tempo per esaminare la proposta e fornire un feedback personale. Successivamente ogni tester, ruotando in senso orario, si è spostato al tavolo successivo, dove ha avuto la possibilità di esaminare un altro prodotto. Alla fine innovatori e innovatrici e tester si sono confrontati, in una discussione di gruppo, sulle impressioni ricavate durante la serata.

L’interazione era ispirata al principio del thinking aloud, un metodo che mutua gli strumenti della ricerca psicologica e che consiste nel far verbalizzare agli/alle utenti quello che pensano durante l’esecuzione di un’attività o di un compito, in questo caso durante il test di un prodotto. Questo modo di procedere consente di individuare rapidamente e in maniera efficace eventuali difetti di un prodotto fornendo quindi a coloro che lo hanno ideato un riscontro quanto mai prezioso. Chi innova dedica infatti moltissimo tempo alla realizzazione e alla rifinitura del prodotto e ne conosce pertanto ogni aspetto, ma ignora spesso come l’utente finale lo maneggi e lo utilizzi.

Fondamentale il feedback tempestivo

“Molte idee innovative sono destinate al fallimento perché le persone che le hanno concepite non le sottopongono tempestivamente a una verifica da parte della clientela effettiva”, ha sottolineato Jennifer Löffler del team di MIND. “Per quanto buono possa essere un prodotto, se l’utente al quale è destinato non ne riconosce l’utilità, esso non riuscirà a imporsi sul mercato. Nella maggior parte dei casi, il feedback immediato di un numero anche limitato di tester permette di evidenziare la maggior parte dei difetti che un prodotto può presentare”.

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