Raccolta della frutta, opportunità per profughi e imprese

«L’utilizzo di persone richiedenti asilo per la raccolta della frutta rappresenta un’opportunità sia per i datori di lavoro che per i lavoratori» sottolinea il direttore della Ripartizione lavoro della Provincia, Helmuth Sinn. In particolare per i profughi il lavoro nell’ambito della raccolta della frutta può offrire l’opportunità di conoscere meglio l’Alto Adige ed i suoi abitanti, di migliorare le loro conoscenze linguistiche e naturalmente di avere per alcuni mesi un’occupazione e quindi un reddito da lavoro. Analogamente per i datori di lavoro si tratta di un’occasione per conoscere da vicino queste persone provenienti da altri Paesi e fuggite da situazioni di povertà o dalla guerra.

«Utile misura di integrazione»

«In questo senso l’utilizzo di profughi nel campo della raccolta della frutta può essere senz’altro considerata un’utile misura di integrazione» afferma Sinn. Persone richiedenti asilo iscritte nelle liste di disoccupazione provinciali possono essere occupate come lavoratori a giornata o con i nuovi voucher. Richiedenti asilo non iscritti nelle liste di disoccupazione provinciali possono essere assunti come lavoratori giornalieri, ma non mediante i voucher. Attualmente sono circa 350 i richiedenti asilo iscritti nelle liste provinciali di disoccupazione.

Datori di lavoro, come fare

I datori di lavoro interessati possono rivolgersi ai Centri di mediazione al lavoro, che hanno sede a Bolzano, Egna, Merano, Silandro, Bressanone e Brunico, oppure all’Ufficio anziani e distretti sociali della Ripartizione politiche sociali (barbara.bogoni@provincia.bz.it, elisabeth.thaler@provinz.bz.it) che prenderanno contatti con le strutture di accoglienza per i richiedenti asilo. Un ausilio viene fornito anche da parte del Südtiroler Bauernbund.

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