Profughi, brochure on line di Eurac. Informazione contro i pregiudizi

Un vademecum per fugare paura e intolleranza e spiegare chiaramente che cosa fanno, quali diritti hanno, dove e quanti sono i richiedenti asilo nella provincia di Bolzano. È la brochure online Richiedenti asilo e rifugiati in Alto Adige elaborata dall’Istituto sui diritti delle minoranze dell’Eurac in collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano. All’interno si trova anche la mappa della distribuzione dei richiedenti asilo nei 14 centri della provincia.

Lo 0,9% dei profughi

L’Alto Adige assorbe, sulla base del criterio di riparto previsto a livello nazionale, lo 0,9% dei richiedenti asilo in Italia, «che corrisponde alla percentuale degli altoatesini rispetto alla popolazione italiana totale – ricorda lo studio Eurac – Un tale criterio di riparto a livello regionale è presente anche in molti altri paesi europei (ad esempio Austria e Germania). L’obiettivo è quello di garantire una distribuzione territoriale equilibrata dei richiedenti asilo, di garantire di conseguenza una maggiore accettazione da parte della popolazione e di facilitare il lavoro di integrazione».

L’Alto Adige ospita 1,6 rifugiati ogni 1000 abitanti. Una percentuale molto più bassa del Libano, paese dove il 25% della popolazione è composta da persona in cerca di asilo, ma anche molto meno della Baviera che ogni 1000 abitanti ospita 8 richiedenti asilo. Nella pubblicazione sono riportati i requisiti di legge in Europa e in Italia, descritti i flussi migratori a livello mondiale e i motivi di fuga, nonché il funzionamento dei centri di accoglienza.

Cifre contro pregiudizi

«In Alto Adige si trovano attualmente circa 900 richiedenti asilo, ospitati in 14 centri di accoglienza sul territorio provinciale – si legge nella pubblicazione che è stata messa on line oggi – L’attivazione di ulteriori centri è attualmente in corso. L’accoglienza nelle strutture ha luogo sulla base delle quote previste a livello nazionale e presuppone la presentazione di una domanda di asilo. Ciò significa che tutte le persone che si trovano nelle strutture hanno presentato una domanda di asilo e sono in attesa della relativa decisione. Senza domanda d’asilo non è possibile una permanenza nelle strutture».

«Presso le stazioni ferroviarie di Bolzano e del Brennero – ricorda la pubblicazione – dove sono stati attivati nel corso del 2014-2015 da parte della Provincia dei centri di supporto per le persone in transito, si sono contate nel corso dell’anno 2015 in media circa 150 persone in transito al giorno».

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