Produttività, l'Alto Adige arranca rispetto a Germania e Austria

La Camera di commercio di Bolzano lancia l’allarme sulla produttività. Il cui tasso di crescita medio – calcolato come valore aggiunto per ora lavorata – nel periodo dal 2000 al 2013 è risultato in Alto Adige inferiore a quello di Germania e Austria. “Occorrono misure adeguate per recuperare questa carenza” è l’avvertimento dell’ente camerale.

Dal 2000 al 2003 il valore aggiunto per ora lavorata è cresciuto in Alto Adige in media solo dello 0,7% all’anno. Per lo stesso periodo la Germania vanta invece un tasso medio di crescita pari all’1,1 percento, che arriva all’1,2 percento per i 28 paesi UE. L’Austria, il nostro vicino più diretto, ha registrato un tasso di crescita dell’1,3 percento. Ciò significa che l’Alto Adige non è riuscito a raggiungere il livello di Germania e Austria.

La provincia di Bolzano ha pur sempre fatto meglio dell’Italia nel suo complesso, cresciuta appena dello 0,1%, in pratica nulla, nel periodo in questione. E l’Alto Adige risente di questo contesto, è la tesi della Camera di Commercio. Nel Trentino addirittura la produttività è diminuita di uno -0,1%.

«Negli ultimi anni la produttività dell’economia altoatesina non è cresciuta molto – sottolinea il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner – mettendo così a rischio la competitività delle aziende sul lungo periodo. Dobbiamo introdurre misure adeguate per aumentare la produttività, sostenendo ad esempio gli sforzi innovativi delle imprese e l’attività di ricerca».

La loro parte devono farla le imprese, è il punto su cui insiste Alfred Aberer, segretario generale della Camera di commercio di Bolzano: «Tutte le imprese – anche le piccolissime aziende – devono innovare continuamente prodotti e processi per avere successo sul mercato, iniziando da piccole innovazioni e ottimizzazioni per finire con grandi migliorie che interessano tutta la filiera di produzione».

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