Poste, a Bolzano, Bressanone e Merano recapito giornaliero. Trattativa per il resto dell'Alto Adige

Entro il 15 dicembre, tutti i comuni riceveranno dalla direzione di Poste Italiane le informazioni relative alla consegna a giorni alterni, ovvero tre volte alla settimana, di lettere, pacchi e spedizioni varie. La novità entrerà in vigore a partire dal mese di febbraio 2017, e in Alto Adige dovrebbe riguardare 113 comuni su 116. Nelle aree urbane di Bolzano, Bressanone e Merano, così come in tutti i comuni di dimensioni medio-grandi del resto d’Italia, il servizio di recapito continuerà ad essere giornaliero. Durante la tradizionale conferenza stampa del martedì al termine della Giunta provinciale, il presidente Arno Kompatscher ha però annunciato che “stiamo lavorando affinchè l’Alto Adige abbia una normativa ad hoc, e sono convinto che ci riusciremo entro breve. Nelle trattative con i vertici di Poste Italiane, puntiamo a garantire il recapito per cinque giorni alla settimana su tutto il territorio provinciale, e per sei giorni per quanto riguarda i prodotti editoriali”.

Gli altri fronti aperti della trattativa, invece, riguardano il mantenimento dell’attuale numero di uffici postali sul territorio altoatesino, l’insediamento di un centro di distribuzione a Bolzano e la tutela della situazione occupazionale. “Posso assicurare – ha aggiunto Kompatscher – che nessun posto di lavoro è in pericolo. Anzi, se si trovasse l’accordo con Poste Italiane sul centro di distribuzione vi sarebbe la possibilità di effettuare nuove assunzioni”. Entrando nei dettagli della norma alla quale si sta lavorando per l’Alto Adige, il Landeshauptmann ha aggiunto che potrebbero esserci anche delle novità interessanti dal punto di vista degli utenti come ad esempio la possibilità di consegnare le raccomandate da inviare direttamente al postino, senza doversi presentare presso gli sportelli abilitati. Da segnalare, infine, che alcuni comuni hanno già presentato ricorso contro la decisione di garantire il servizio di recapito a giorni alterni presso la Corte di giustizia dell’Unione Europea.

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