Il poligono militare resta a San Maurizio, no all'ipotesi Caldaro

Soluzione condivisa per quanto riguarda il tema del poligono militare di tiro. Come noto, infatti, nell’ambito dell’accordo di permuta Stato-Provincia che prevede la messa a disposizione di terreni militari in cambio di opere finanziate dall’amministrazione locale, era stato deciso di spostare il poligono militare di tiro da San Maurizio (Bolzano) a Caldaro, più precisamente alle pendici del Monte di Mezzo. Al termine di una serie di incontri e sopralluoghi che hanno coinvolto autorità militari, Provincia, Comune di Bolzano e Consiglio di quartiere di Gries-S. Quirino, il presidente Arno Kompatscher e l’assessora allo sport Martha Stocker hanno presentato una nuova ipotesi che è stata approvata dalla Giunta provinciale. Accantonato il progetto del nuovo poligono a Caldaro, è stato infatti deciso di mettere mano alla struttura di San Maurizio, «ma in modo tale – precisa Kompatscher – da ridurre al minimo i problemi legati all’inquinamento acustico. Gli interventi in programma, infatti, consistono nell’abbassamento dell’impianto e nell’interramento di una parte di esso, e faranno sì che il problema del rumore venga definitivamente risolto».

Grazie al via libera della Giunta, potrà partire la fase legata all’appalto dei lavori, che prevedono anche il rifacimento dell’areale e degli edifici annessi in modo tale da renderlo utilizzabile dalle associazioni sportive della zona. «A San Maurizio – aggiunge la Stocker – non si esercitano solamente i militari e le forze dell’ordine, ma si allenano anche gli sportivi del tiro, e in futuro le cose non cambieranno». L’assicurazione, da parte dei militari, che le attività di esercitazione non verranno incrementate è stato inserito anche nel protocollo sottoscritto di recente dal presidente Kompatscher e dal comandante delle truppe alpine, Claudio Berto.

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