Piani delle zone di pericolo, approvate le nuove linee guida

La Conferenza dei direttori della Provincia ha rielaborato le direttive per la redazione dei piani delle zone di pericolo in modo che la loro preparazione, d’ora in avanti, diventerà più semplice. I piani vengono utilizzati per classificare il rischio di disastri naturali come inondazioni, frane e valanghe e sono quindi uno strumento molto importante per la pianificazione urbanistica. Nelle nuove linee guida sono state prese in considerazione le esperienze fatte fino ad oggi dai Comuni. La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’urbanistica Richard Theiner, ha approvato la revisione delle linee guida. «Negli ultimi anni i Comuni hanno preso in carico una grande mole di lavoro per la redazione dei piani. Con questa delibera abbiamo semplificato le procedure senza cambiare il concetto di fondo », dice l’assessore provinciale.

I piani delle zone di pericolo passano all’amministrazione provinciale

Grazie ad alcuni aggiustamenti tecnici sì è comunque verificato un cambiamento importante. I piani delle zone di pericolo, che devono essere elaborati dai Comuni, in futuro consisteranno formalmente solo in una mappa delle zone di pericolo accompagnata da una relazione di sintesi. Le mappe delle zone di pericolo di ogni Comune avranno un livello di rilevanza superiore rispetto ai piani urbanistici. La stesura delle carte delle zone a rischio competerà, invece, all’amministrazione provinciale, che libera quindi i Comuni dell’incombenza. Le carte delle zone a rischio classificano i rischi anche in base alla presenza di persone, insediamenti, attività economiche, infrastrutture e beni culturali e ambientali nelle zone dove sono possibili eventi idrogeologici. La carta delle zone a rischio è quindi d’aiuto per determinare la fornitura di risorse di protezione civile o per la costruzione di strutture di protezione nonché per un confronto con la pianificazione delle zone di rischio a livello statale.

Esempio di mappa di una zona di pericolo, quella del Comune di Merano

Esempio di mappa di una zona di pericolo, quella del Comune di Merano

 

Ti potrebbe interessare