Il «boom» di Pensplan. Previdenza complementare per oltre un lavoratore su due

Il Progetto Pensplan ha registrato anche per l’anno 2019 risultati lusinghieri. Alcuni numeri in sintesi: oltre 244.000 posizioni in essere presso i fondi pensione istituti in Regione Trentino – Alto Adige e 26.000 aziende gestite, 106.000 contatti presso gli uffici Pensplan, oltre 210.000 pratiche amministrative, oltre 490 milioni di euro di contribuzione sulle posizioni individuali degli aderenti, patrimonio dei fondi pensione regionale pari a 4,7 miliardi di euro, rendimento medio annuo nel periodo 2010-2019 pari al 4%, 662 richieste di interventi di sostegno regionale. In fase di studio due nuovi progetti per lo sviluppo di un programma di educazione finanziaria e per l’individuazione di un modello a sostegno della non autosufficienza.

Ecco l’intera relazione PENSPLAN

«I numeri presentati oggi confermano il successo di Pensplan in termini di adesioni alla previdenza complementare e di sviluppo di una cultura previdenziale sul territorio» afferma la Presidente di Pensplan Laura Costa in occasione della conferenza stampa di presentazione della Relazione annuale 2019 e aggiunge: «L’attuale contesto di emergenza ci fa ripensare e riorganizzare molti aspetti della vita delle nostre comunità e rende ancora più tangibile il valore della sicurezza e della stabilità economica per il
nostro benessere, accanto a quello della salute e delle relazioni. Le attività di sensibilizzazione, la consulenza personalizzata e l’educazione finanziaria svolte nell’interesse pubblico in modo indipendente e neutrale contribuiscono al perseguimento della finalità di Pensplan di migliorare la consapevolezza e la capacità di ognuno di pianificare l’impiego delle proprie risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi e le tutele che si sono prefissati per sé e per la propria famiglia».

Soddisfatto anche il Presidente della Regione Arno Kompatscher che ha sottolineato come le peculiarità del sistema di welfare complementare regionale abbiano fatto della nostra realtà un riferimento a livello nazionale. Proprio questa crisi ha sottolineato quanto sia importante per il territorio un sistema previdenziale e di welfare efficiente e integrato. Il cammino intrapreso da Pensplan verrà quindi portato avanti e ulteriormente sviluppato anche in futuro.

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Pensplan, i numeri della previdenza complementare

In Regione il tasso di adesione è ormai superiore al 50% rispetto alla forza lavoro con un incremento del 5,4% delle adesioni ai fondi pensione istituiti in Regione da parte dei cittadini residenti nelle due Province di Bolzano e di Trento. Il 49% degli iscritti sono donne, confermando l’ottimo risultato delle campagne di sensibilizzazione di Pensplan nei confronti della popolazione femminile. Il 64% delle adesioni avviene su base collettiva, cioè gli aderenti risultano iscritti sulla base di un contratto
collettivo di lavoro, il 28% su base individuale e l’8% riguarda l’adesione di soggetti fiscalmente a carico. Il dato evidenzia la necessità di un’attività informativa mirata nei confronti della platea dei lavoratori autonomi e libero professionisti. Nel 2019 sono stati versati oltre 419 milioni di euro di contribuzione su 193.000 posizioni individuali di cittadini residenti in Regione. Di questi 312 milioni di euro sono versamenti su base collettiva e confermano quanto detto poc’anzi. Gli importi versati da uomini rappresentano il 61% del totale e rispecchiano il gap retributivo e quindi pensionistico tra uomini e donne. I patrimoni dei
fondi pensione istituiti in Regione hanno raggiunto l’importo complessivo di 4,7 miliardi di euro con un incremento del 16,7% rispetto al 2018. L’imposta sostitutiva versata dai fondi pensione è stata pari a 46,1 milioni di euro. Queste risorse risultano nuovamente disponibili per ulteriori progetti a livello locale. I rendimenti registrati dai fondi pensione regionali vanno dall’1% per i comparti più prudenti al 14% per quelli più dinamici e con una maggiore esposizione al rischio. In media il rendimento medio annuo realizzato dagli aderenti su un arco temporale decennale (2010-2019) risulta pari al 4% e quindi nettamente superiore alla rivalutazione del trattamento di fine rapporto che rimane ferma al 2% nello stesso periodo.

I servizi erogati da Pensplan

Pensplan nasce con l’obiettivo di promuovere l’adesione alla previdenza complementare sul territorio. Di centrale importanza sono quindi le attività di informazione, formazione e consulenza personalizzata per diffondere la cultura previdenziale tramite le proprie sedi e la rete di 133 sportelli informativi Pensplan Infopoint. Nel 2019 si sono registrati 106.000 contatti presso le sedi Pensplan di Bolzano e di Trento con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. Gli incontri formativi organizzati sono stati più di 60 con un totale di 2.300 partecipanti. Presso la rete di sportelli Pensplan Infopoint sono stati erogati più di
9.660 servizi, di cui 4.220 consulenze personalizzate. Il 74% delle persone che hanno effettuato il checkup previdenziale presso uno degli sportelli non era iscritto alla previdenza complementare alla data della consulenza.

Di questi uno su 4 si è poi iscritto a un fondo pensione all’interno del Progetto Pensplan. Il 61% dei fruitori del servizio di consulenza personalizzata è rappresentato da donne. Un forte aumento è stato infine registrato per quanto riguarda l’utilizzo della piattaforma di servizi online messi a disposizione da Pensplan.

Gli interventi di sostegno regionale

La Regione tramite Pensplan sostiene la popolazione nella costituzione di una pensione complementare anche attraverso l’erogazione di appositi interventi, che si concretizzano nel sostegno contributivo in situazioni di difficoltà, nel supporto legale gratuito in caso di mancati versamenti da parte del datore di lavoro e in un contributo sostitutivo della prestazione
di servizi in favore di aderenti a fondi pensione non convenzionati con Pensplan. A fine 2019 risultano già erogati complessivamente 5 milioni di euro di contributi a 3.848 beneficiari, di cui quasi 4,7 milioni di euro per far fronte alle situazioni di difficoltà economica degli aderenti. Nel solo 2019 sono state 662 le richieste di accesso agli interventi di sostegno alla previdenza complementare per un importo totale di 390.000 euro.

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