Pelikan 3, chiusa una stagione positiva: 153 interventi effettuati

Un inizio più che positivo per il Pelikan 3, il quarto elicottero di soccorso in Alto Adige, che nella giornata di ieri, 26 aprile, ha concluso con successo la sua prima stagione. Il mezzo ha effettuato, dal 1° febbraio a ieri, 5.796 minuti di volo e 153 interventi, rafforzando notevolmente l’assistenza di soccorso della regione.

“Questi tre mesi ci hanno dimostrato che il desiderio della popolazione della Val Venosta di posizionare un elicottero di soccorso nella metà occidentale della regione era giustificato”, dice Georg Rammlmair, il Presidente di „HELI – Elisoccorso Alto Adige“. “Quando è scoppiato il Coronavirus in Alto Adige, in realtà volevamo sospendere il funzionamento del Pelikan 3 fino a nuova revoca, gli interventi erano diminuiti notevolmente a causa delle iniziali restrizioni. Alla fine, non abbiamo fatto questo passo per mantenere una rapida assistenza di soccorso”.

Il Direttore Ivo Bonamico segue la stessa linea: “I primi tre mesi hanno dimostrato che la decisione della Giunta Provinciale di attivare un altro elicottero di emergenza è stata giusta. Ringrazio soprattutto l’assessore Thomas Widmann per la sua lungimiranza e la sua volontà di rinforzare l’elisoccorso”, sottolinea Bonamico.

Pelikan 3, una risorsa fondamentale

Il Pelikan 3 ha rappresentato un importante anello della catena di salvataggio fin dal suo primo giorno di funzionamento. Il servizio stagionale è garantito per una fase di progetto di tre anni, dopo di che il futuro del quarto elicottero di soccorso nella regione sarà deciso sulla base di fatti e cifre. E una cosa va sottolineata: il Pelikan 3, pur essendo stazionato in Val Venosta, ha effettuato oltre una ventina di interventi in altre parti della regione. Inoltre, l’elicottero di soccorso è stato chiamato per altri 6 interventi di soccorso nella vicina provincia di Sondrio. Tra l’altro, proprio oggi – nell’ultimo giorno di servizio – la squadra del Pelikan 3 ha trasportato un bambino dall’ospedale di Silandro all’ ospedale pediatrico di Padova.

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