Pechino 2022, la Cina si affida alle eccellenze dell'Alto Adige

Un mese fa i festeggiamenti per la vittoria di Milano-Cortina 2026, ora testa alle Olimpiadi cinesi del 2022. Già, perché l’Italia sarà, in un certo senso coinvolta anche nelle preparazioni dei Giochi Olimpici di Pechino. Il governo cinese infatti ha dato tempo fa l’incarico all’Università di Tsinghua, di individuare i partner maggiormente all’avanguardia nel settore delle tecnologie alpine. Una missione, quella cinese, iniziata a fine 2018. A gennaio ecco la tappa in Alto Adige: assieme a rappresentanti dell’Ambasciata cinese in Italia e della Bank of China, la delegazione proveniente da Pechino ha fatto visita ad alcune delle aziende leader del settore, all’università e al NOI Techpark. Dopo una lunga decisione, che si è fatta attendere diversi giorni, è arrivata l’ufficialità: tra le varie eccellenze mondiali nel settore delle tecnologie alpine, è stato scelto proprio l’Alto Adige.

La Cina si affida quindi alle eccellenze altoatesine per preparare al meglio l’Olimpiade: un risultato prestigioso certificato, dopo il viaggio di una delegazione altoatesina in terra orientale, dalla sigla del  “memorandum of understanding“, un’intesa che certifica la collaborazione tra l’Università di Tsinghua e le istituzioni di ricerca altoatesine come la LUB, Eurac, Camera di Commercio, Leitner e Technoalpin per citarne alcuni. Insomma, un’occasione d’oro per sfoderare tutto il know-how locale, di fatto un’eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale. E i dati lo certificano: in Alto Adige sono una cinquantina le imprese specializzate nel settore degli sport invernali e che contano quasi 2.000 addetti. L’export annuale è di circa 300 milioni di euro e quasi un quarto del PIL altoatesino è generato in maniera diretta o indiretta dall’industria e dal turismo invernale.

Alexander Ginestous

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