Patto generazionale e previdenza: incontro a Roma fra Deeg e ministro Madia

Trasferta romana per l’assessora provinciale Waltraud Deeg che ieri pomeriggio (11 luglio) ha incontrato la Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione,Marianna Madia. Ad accompagnare la Deeg, una folta delegazione altoatesina, composta dal direttore generale Hanspeter Staffler, dalla direttrice dell’Ufficio organizzazione Patrizia Nogler, dai deputati Luisa Gnecchi e Manfred Schullian, dal senatore Hans Berger e dal consigliere provinciale Helmuth Renzler. Il primo punto al centro del colloquio è stato quello relativo al patto generazionale, ovvero alla possibilità (prevista da maggio 2015 nell’ordinamento del personale provinciale) di dare il via ad una sorta di staffetta tra i collaboratori più esperti e quelli più giovani. “Si tratta di una misura – ha commentato la Deeg – pensata da un lato per ridurre i carichi di lavoro sui dipendenti prossimi alla pensione, e dall’altro per offrire opportunità occupazionale alle giovani generazioni”.

In sostanza, negli ultimi 3 anni prima della pensione, i dipendenti potrebbero ridurre volontariamente il proprio orario di lavoro per dare modo all’amministrazione diassumere giovani al di sotto dei 35 anni. L’attuazione pratica del patto generazionale, però, è stata di fatto ostacolata da un problema: a differenza di quanto previsto dalla Provincia, infatti, secondo l’INPS la “staffetta” comporterebbe un abbattimento dei diritti pensionistici dei lavoratori anziani per quanto riguarda gli anni caratterizzati dall’orario di lavoro ridotto. “Un’ipotesi che non vogliamo prendere in considerazione – ha sottolineato la Deeg – anche perchè tutta l’operazione avverrebbe a costo zero per l’amministrazione: la copertura dei maggiori costi previdenziali dei lavoratori anziani, infatti, verrebbe controbilanciata dagli stipendi più bassi incassati dai collaboratori giovani che fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro”.

Con il sostegno del senatore Berger, tra l’altro, si è anche cercato di inserire un passaggio ad hoc nell’ambito della legge statale sulla riforma dell’amministrazione, ma senza successo. “Durante l’incontro con la Madia – ha commentato Waltraud Deeg – abbiamo cercato di presentare i vantaggi del nostro modello, provando in questo modo a crearci un maggiore margine di manovra per trattare e giungere ad una soluzione positiva della vicenda. Da parte sua la Ministra si è detta disponibile ad aprire un confronto e ad analizzare la vicenda dal punto di vista tecnico”.

Altro punto trattato, inoltre, è stato quello della parità di trattamento fiscale in tema di previdenza integrativa tra dipendenti pubblici e dipendenti privati, con questi ultimi che risultano avvantaggiati dal punto di vista normativo. “La riforma del settore risalente al 2007 – ha spiegato l’assessora Waltraud Deeg – ha reso la previdenza integrativa decisamente più attraente per i dipendenti del settore privato. Per i lavoratori del pubblico, infatti, resta in vigore la vecchia regolamentazione, e ciò comporta un trattamento fiscale non equo, oltre che emolumenti più bassi a parità di stipendio. Riteniamo che questa disparità di trattamento debba essere al più presto sanata, tanto più che il modello del Bausparen si basa proprio sulla previdenza integrativa”. La Ministra Marianna Madia ha valutato le richieste altoatesine su questo punto come “legittime”, ma ha anche lasciato intendere che i tempi per una modifica saranno piuttosto lunghi perchè bisogna tenere in considerazione i costi legati al coinvolgimento di un elevato numero di persone.

La delegazione altoatesina, infine, ha discusso con la Ministra Madia delle principali sfide che attendono la pubblica amministrazione, in maniera particolare per quanto riguarda ladigitalizzazione. “Abbiamo chiesto l’impegno a garantire il bilinguismo per tutte le piattaforme digitali – ha sottolineato la Deeg – dato che per noi si tratta di un aspetto fondamentale nello sviluppo di processi orientati al futuro e capaci di rendere la pubblica amministrazione altoatesina sempre più efficiente, moderna e vicina alle esigenze dei cittadini. Anche su questo punto la Ministra si è detta disponibile ad attivarsi presso le sedi opportune per verificare la fattibilità delle proposte”.

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