Pagamenti in contanti, in Alto Adige piace la soglia a 3.000 euro (ma tutti pagano elettronico)

Pagamenti in contanti, in Alto Adige piace la soglia a tremila euro. Lo dice un sondaggio Ipl. Anche se il 90 % dei lavoratori dipendenti altoatesini dichiara di voler continuare ad effettuare pagamenti sopra i 1.000 euro in forma elettronica, ciò nonostante il 78% di loro si esprime a favore dell’aumento della soglia per l’utilizzo del contante. I principali argomenti: il tutto andrebbe a favorire i consumi e sarebbe a tutela della privacy. “Dai risultati dell’indagine traspira una certa nostalgia, ma nel medio periodo l’utilizzo del contante è destinato a sparire” spiega il direttore Ipl Stefan Perini.

 

Pagamenti in contanti, la maggioranza è favorevole all’innalzamento dalla soglia 

Il 78% dei lavoratori dipendenti altoatesini dichiara di essere d’accordo con l’aumento della soglia dell’uso del contante da 1.000 € a 3.000 €. I motivi sono diversi. In particolare il 24% degli intervistati ritiene che tale innalzamento favorisca i consumi. Il 20% vede il contante come garante della privacy, poiché i pagamenti tramite banconote non sono tracciabili Un altro 20% dichiara che alcuni settori dell’economia – primo fra tutti il turismo – senza contanti perderebbero impulso. Il 14% dei rispondenti, invece, è favorevole perché ritiene necessario allineare la soglia dell’utilizzo dei contanti agli altri Stati membri dell’Unione Europea.

Il 22% dei lavoratori dipendenti invece non è d’accordo con la nuova soglia di utilizzo del contante a 3.000 €. Più in dettaglio, il 12% lamenta che tale innalzamento favorisca l’evasione fiscale e il lavoro nero. Molto meno citati gli altri motivi: il 4% sostiene che avvantaggi il riciclaggio di denaro sporco e la criminalità, il 3% è preoccupato di perdere il controllo di quanto spende, mentre un ulteriore 3% ritiene che la moneta elettronica sia un mezzo di pagamento più efficiente del contante.

Pagamenti in contanti: 9 lavoratori su 10 continueranno a utilizzare la moneta elettronica

Da una parte la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti è d’accordo con l’innalzamento del limite dell’utilizzo del contante. Dall’altra parte 9 lavoratori su 10 affermano che non sfrutteranno tale possibilità. Intendono comunque effettuare i pagamenti tra i 1.000 € e i 3.000 € tramite forme di pagamento elettronico. “E’ evidente la contraddizione nei lavoratori dipendenti tra teoria e pratica quotidiana. Da una parte reclamano la libertà di poter utilizzare il contante senza limiti, dall’altra utilizzano mezzi di pagamento elettronici per le somme più grosse. Quello che conta però alla fine dei fatti è il comportamento reale,” tira le somme il presidente IPL Toni Serafini.

Pagamenti in contanti: la consapevolezza del futuro

Ma quale ruolo svolgerà il contante per la generazione che ci seguirà? Solo una piccola parte degli interpellati (14%) ritiene che tra 20 anni ci sarà ancora un uso esteso del contante. Più della metà (52%) degli intervistati si immagina che il contante sarà utilizzato poco. Infine, un 34% ritiene che sparirà del tutto e che quindi i pagamenti avverranno esclusivamente in via digitale.

 

 

 

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