Riapre l'orto Salewa coltivato da migranti e rifugiati

Riapre l’orto dei migranti e dei rifugiati. Per il terzo anno consecutivo i bolzanini potranno comprare gli ortaggi prodotti da migranti e rifugiati nei terreni della Salewa in zona industriale, vicino alla palestra di arrampicata. Era il 2017 quando Heiner Oberrauch, presidente del Gruppo Oberalp, ha deciso di inaugurare l’orto Salewa per l’integrazione dei rifugiati: un luogo dove dove giovani migranti e rifugiati potessero coltivare un giardino insieme a volontari locali. Per la prima volta quest’anno anche i dipendenti del Gruppo Oberalp avranno la possibilità di coltivare il proprio orto. L’orto riapre proprio questa settimana: i bolzanini potranno prendere ortaggi in cambio di un’offerta, dal lunedì al venerdì dalle 16 alle ore 18.

L’anno scorso sono stati raccolti circa 600 kg di pomodori, 800 cespi di lattuga, oltre a numerosi altri tipi di frutta e verdura. Il progetto dell’orto Salewa è un progetto che sta accompagnando la crescita umana e sociale di alcuni migranti: Yusuf della Sierra Leone, ad esempio, sarà èer il quarto anno consecutivo a lavorare nell’orto. Ha perso sua moglie durante l’attraversamento del mediterraneo ed è rimasto solo con il suo figlio piccolo. Grazie alle donazioni ricevute per il suo lavoro nell’orto si guadagna da vivere, oltre a stabilire contatti interpersonali con le persone del posto, integrandosi così nella comunità bolzanina.

«Oltre ad essere un progetto di responsabilità sociale, con il Salewa Garden vogliamo anche tutelare l’ambiente ed usiamo fertilizzante, creato con gli scarti del processo di riciclo di piumino dei sacchi a pelo Salewa», spiega l’azienda. «Il piumino di bassa qualità che non può essere riciclato viene quindi utilizzato per creare un fertilizzante organico naturale. Inoltre, l’orto Salewa è anche d’ispirazione per molteplici progetti. Per esempio, l’anno scorso il brand Salewa ha sperimentalmente piantato la canapa per fare delle prove per l’integrazione di questo innovativo e funzionale materiale nei suoi capi di abbigliamento». Anche lo chef del Bistrot Salewa Bivac, Devid Profanter, utilizzerà i prodotti dell’orto: «Dalla primavera al tardo autunno ci approvvigioniamo di frutta e verdura quasi esclusivamente attraverso l’orto Salewa, creando piatti freschi, regionali e sostenibili, in linea con il nostro motto: Il giardino crea il menu.».

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