Mobilità a Merano, prosegue il boom delle bici elettriche

Nell’ambito del progetto europeo MENTOR, nell’autunno dello scorso anno sono state interpellate 1.800 persone di età superiore ai 14 anni. Un’indagine simile era già stata condotta nel 2017. I risultati del sondaggio verranno illustrati il prossimo 12 marzo in occasione di un evento promosso dall’istituto di ricerca Apollis e al quale interverranno i partner svizzeri del progetto MENTOR.

“Una mobilità sana e sostenibile, sul piano ambientale e sociale: questo è l’obiettivo che ci siamo dati come amministrazione comunale. Vogliamo rendere il traffico più scorrevole e migliorare la qualità dell’aria. con il varo del nuovo Piano urbano del traffico disponiamo di un chiaro programma di lavoro per risolvere i problemi della circolazione. Molti dei provvedimenti contenuti nel PUT sono già stati adottati negli scorsi anni e mesi, come ad esempio l’ampliamento della rete ciclabile e delle offerte del trasporto pubblico. Adesso si tratta di attuare, passo dopo passo, tutte le misure utili a raggiungere gli obiettivci che ci siamo prefissati”, ha sottolineato il sindaco Paul Rösch.

“Sondaggi di questo genere aiutano il Comune a fissare le giuste priorità di intervento e a valutare i provvedimenti già in essere. L’indagine ha confermatoper esempio che una gran parte degli spostamenti compiuti dai meranesi ha un raggio piuttosto breve. La nostra politica della mobilità, per poter offrire alla popolazione soluzioni vantaggiose, sostenibili e sane, deve quindi tenere in debita considerazione le vie brevi”, ha fatto osservare l’assessora alla mobilità Madeleine Rohrer.

“In media – ha spiegato Helmuth Pörnbacher dell’istituto di ricerca Apollis – i meranesi effettuano ogni giorno 3,2 spostamenti per i quali impiegano 1,6 ore. Gli spostamenti sono più numerosi durante la settimana che nel weekend: il sabato e la domenica i tragitti sono tuttavia più lunghi. La scelta dei mezzi di trasporto si è mantenuta costante negli anni. Un dato, questo, confermato anche dalla postazione per il conteggio dei mezzi in transito allestita dal Comune all’altezza di via Fermi: nel biennio 2018-2019 il traffico motorizzato non risulta aumentato”.

Su dieci spostamenti, sei vengono effettuati a piedi, con la bici o il bus. Pressoché nessuna differenza esiste nella frequenza d’uso dell’auto e della bici: oltre la metà degli intervistati ha affermato di utilizzare la propria bicicletta o la propria vettura almeno due volte alla settimana. Il 29% dei meranesi non si mette mai al volante e il 30% non sale mai su un mezzo a pedali.

Il boom delle bici elettriche prosegue

In media ogni nucleo famigliare possiede 1,4 automobili (0,47 automobili per abitante) e 2,4 biciclette. Il boom delle biciclette elettriche rimane invariato: il loro numero è aumentato ancora rispetto al 2017. Che le bici siano a pedalata assistita o meno: il 70% dei percorsi a Merano è inferiore ai 5 chilometri e quindi la bicicletta ricopre un ruolo fondamentale nella mobilità in centro urbano, se si vuole rendere più fluido il traffico e e ridurre le emissioni nocive.

Acquisti in città: a piedi o in bici

I meranesi effettuano i loro acquisti quasi esclusivamente in città (88% dei percorsi). La preferenza per il mezzo di trasporto varia a seconda della zona: gli acquisti fuori città (12%) vengono fatti in prevalenza usando l’auto (86%). A Sinigo il 67% delle compere viene fatto in macchina, in centro il 12% e a Maia Alta il 31%. In altre parole: chi vuole fare acquisti fuori città o a Sinigo ricorre all’automobile, che invece compera in città usa di norma la bici o va a piedi. Da ciò deriva che un’offerta di parcheggi per bici nelle immediate vicinanze dei negozi e un buon collegamento degli stessi alla rete ciclabile possono consolidare i rapporti con la clientela. Una politica economica fondata sull’uso dell’auto comporta invece che i potenziali acquirenti preferiscono recarsi nei grandi centri commerciali fuori città, a danno del locale commercio al dettaglio. Le bici non contribuiscono solo a migliorare la qualità dell’aria e tutelare il clima, ma anche a sostenere il sistema di approvvigionamento locale.

Sostenere le famiglie senz’auto

Il 29% delle persone interpellate ha dichiarato di non usare mai l’auto. Il 10% dei meranesi vive in un nucleo famigliare che non dispone di una macchina, la maggior parte di loro abita in centro. A usare l’auto sono in genere più gli uomini delle donne, più le persone di età compresa fra i 25 e i 44 e le ultra64enni anni che non quelle di 18-24 anni. Più auto sono disponibili in un nucleo famigliare, più spesso vengono anche utilizzate – indipendentemente da altri fattori come la vicinanza di una fermata del bus, il quartiere o la fascia di età. In sostanza l’auto, una volta acquistata e parcheggiata sotto casa, viene anche usata, a prescindere dall’attrattività delle alternative. Il sostegno delle famiglie che decisono di non acquistare un’auto è importante per modificare i comportamenti della popolazione in tema di mobilità.

Garantire la mobilità degli anziani

Nella maggiore parte dei casi, i singles e le persone anziane non dispongono di un mezzo di trasporto motorizzato e scelgono quindi mezzi di locomozione che non vanno ad aggravare la circolazione urbana. Il Piano sociale approvato dal Consiglio co,munale prevede che entro il 2030 il numero sei seniores aumenterà del 30%. Per garantire la loro mobilità occorre un sistema di trasporto pubblico che colleghi in modo efficiente fra loro tutte le zone della città e una rete di percorsi pedonali sicura e priva di barriere architettoniche.

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